sabato 2 Agosto 2025
19.4 C
Ancona

Beko, addio ReS a Fabriano: un colpo all’industria marchigiana

La decisione di Beko Europe di dislocare il centro di Ricerca e Sviluppo di Fabriano, con conseguente chiusura prevista per il 25 agosto, rappresenta un colpo significativo per il tessuto economico e industriale delle Marche, una ferita che, purtroppo, si configura come l’epilogo di un percorso già segnato da segnali di allarme.

La deputata Irene Manzi sottolinea come questa mossa, motivata dall’incentivazione statale alla ricerca in Turchia, non sia una sorpresa, ma piuttosto la conferma di una mancata risposta governativa a una crisi strutturale.

L’accordo sottoscritto, secondo la deputata, non tutela la realtà fabrianese, ma ne determina un impoverimento.

L’unità di Ricerca e Sviluppo non è semplicemente un presidio di produzione, bensì un centro di eccellenza, un motore di innovazione che ha contribuito a definire il ruolo del distretto fabrianese a livello nazionale ed europeo nel settore degli elettrodomestici.

La perdita non si limita alla riduzione di un’unità produttiva, ma incide sull’identità stessa del territorio, eroso di ingegno, competenze specialistiche e know-how consolidato nel tempo.
Si tratta di una scelta che rischia di compromettere in modo duraturo il futuro industriale del distretto e di indebolire un comparto strategico per l’intera regione.

La riflessione della sindaca Daniela Ghergo, che parla di una perdita di competenze e progettualità, coglie nel segno l’entità del danno.
Non è accettabile che scelte di tale portata siano affrontate con superficialità o con promesse generiche sulla salvaguardia del “Made in Italy”.
Affermazioni di questo tipo appaiono contraddittorie, se considerate alla luce della progressiva erosione delle infrastrutture innovative che ne costituiscono la base.
È imperativo un cambio di passo, un piano industriale organico e credibile, che non si limiti a misure palliative ma che agisca in modo proattivo per attrarre e trattenere talenti, promuovere la ricerca e lo sviluppo e rafforzare la competitività del territorio.
Beko Europe, in quanto attore chiave in questo scenario, ha la responsabilità di delineare una visione chiara per il futuro del territorio fabrianese, che vada oltre la mera ottimizzazione dei costi e che tenga conto dell’impatto sociale ed economico delle sue decisioni.

Parallelamente, il Governo ha il dovere di intervenire con urgenza, vigilando sull’attuazione di politiche industriali efficaci, capaci di proteggere e promuovere comparti strategici per il Paese.

L’impegno della Regione Marche, in particolare, dovrà essere più incisivo e determinato.

La comunità fabrianese, le istituzioni locali, i lavoratori, tutti coloro che hanno investito nel successo del distretto, meritano un sostegno concreto e un futuro all’altezza delle loro potenzialità.
Senza un ecosistema solido basato sulla ricerca, sull’innovazione e su una visione industriale lungimirante, il rischio di un declino strutturale è reale e ineluttabile.

La tutela del territorio e delle sue risorse umane rappresenta un imperativo morale e una necessità strategica per il futuro dell’Italia.

- pubblicità -
- pubblicità -
- pubblicità -
- pubblicità -