Il tessuto industriale italiano, e in particolare il comparto moda – pilastro economico con un’impronta culturale inestimabile – riceve un significativo sostegno attraverso la riattivazione, fino alla conclusione del 2025, della Cassa Integrazione Guadagni (CIG) in deroga.
Questa misura, sancita dal decreto legge “Misure urgenti di sostegno ai comparti produttivi”, si configura come una rete di sicurezza cruciale per le micro e piccole imprese, che rappresentano la spina dorsale di un sistema caratterizzato da una forte vocazione artigianale.
Nelle Marche, regione di eccellenza per la produzione tessile e conciaria, si contano 4.
162 aziende, di cui oltre il 60% caratterizzate da una gestione a conduzione familiare e da una profonda competenza manuale.
La riattivazione della CIG in deroga, che prevede l’erogazione di un sostegno economico per un totale di 12 settimane nel periodo febbraio-dicembre 2025, risponde a un’urgente necessità di supporto, considerando la persistenza di dinamiche economiche complesse.
La pandemia, le tensioni geopolitiche, l’incremento dei costi energetici e delle materie prime, unitamente ai cambiamenti nei modelli di consumo e alle nuove sfide della sostenibilità, hanno generato un contesto particolarmente impegnativo per le imprese del settore.
Le modalità di erogazione del beneficio sono flessibili, consentendo al datore di lavoro di optare tra l’anticipazione diretta del trattamento salariale tramite busta paga o la richiesta di un pagamento diretto all’INPS a favore dei dipendenti.
Questa scelta mira a semplificare le procedure amministrative e a garantire una rapida disponibilità delle risorse per i lavoratori.
La decisione di rinnovare questa misura è stata accolta positivamente dalle associazioni di categoria.
Lorenzo Toto’, Presidente di Confartigianato Moda Marche, sottolinea come si tratti di un segnale tangibile di attenzione verso un comparto cruciale per l’economia nazionale.
Tuttavia, Toto’ evidenzia anche la persistente problematica della liquidità, un ostacolo significativo per molte imprese che necessitano di risorse immediate per affrontare le spese operative e gli investimenti.
Confartigianato, in sinergia con altre associazioni di categoria, ha formalmente richiesto alla Regione Marche l’introduzione di premialità dedicate al settore moda nei bandi regionali.
L’obiettivo è duplice: incentivare l’innovazione, l’efficientamento produttivo e l’apertura verso nuovi mercati, e compensare le difficoltà temporanee che ancora gravano sul sistema.
Si tratta di un approccio strategico volto a promuovere la resilienza e la competitività delle imprese, consolidando la leadership italiana nel panorama internazionale della moda.
L’attenzione si concentra sull’adozione di tecnologie avanzate, processi produttivi sostenibili e modelli di business innovativi, capaci di rispondere alle crescenti richieste di un mercato sempre più esigente e consapevole.
La creazione di un ecosistema favorevole all’innovazione e alla formazione di competenze specialistiche è fondamentale per garantire la continuità e lo sviluppo del settore moda italiano.