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Edilizia Marchigiana: Superbonus finito, ma il settore resiste

A metà del 2025, il panorama dell’edilizia marchigiana si presenta con un bilancio complesso, segnato dalla recente conclusione del Superbonus 110% e dalle sue ripercussioni sull’attività.
I dati relativi ai lavori ancora in corso, per un valore complessivo di detrazioni ammontanti a 3.

547.
528.
981,88 euro, testimoniano un’attività ancora significativa, distribuita su 14.
192 edifici.

Analizzando la tipologia di intervento, emerge una prevalenza di condomini (37,3% degli edifici coinvolti, assorbendo il 73,2% degli investimenti), seguiti da unifamiliari (40,5% degli edifici, per il 18,4% degli investimenti) e unità indipendenti (22%, con un contributo dell’8,4%).

La fine del Superbonus, tuttavia, ha innescato un processo di contrazione, con la perdita di 2.

564 imprese edili nel corso dell’anno precedente.

Nonostante questo, il settore ha dimostrato una certa resilienza, con un aumento di 1.

688 unità di lavoro e un incremento di 764.
329 ore lavorate, portando il totale delle ore lavorate nel 2024 a 15,6 milioni.
Il tessuto imprenditoriale regionale conta oggi 17.
600 imprese, che impiegano 24.

286 addetti.

A livello nazionale, l’azzeramento del Superbonus 110% ha comportato una flessione del 35% nelle spese per ristrutturazioni domestiche nei primi mesi del 2025.
La regione Marche, tuttavia, appare meno penalizzata, grazie alla persistenza del Superbonus nel cratere sismico, che continua a sostenere l’attività.

Questo ha permesso di mantenere indicatori positivi come ore lavorate, numero di lavoratori iscritti e massa salariale, confermando la vitalità del settore edile marchigiano.
Un elemento cruciale è l’evoluzione delle tipologie di intervento: le riqualificazioni energetiche rappresentano ora il 50% degli interventi sulla prima casa e il 36% su quella di seconda casa, con una previsione di ulteriore diminuzione nel prossimo anno.
Il presidente di Cna Costruzioni Marche, Giampiero Cardinali, sottolinea la necessità di ulteriori incentivi per stimolare la riqualificazione energetica, evidenziando come l’attuale bonus per l’abbattimento delle barriere architettoniche (con una detrazione del 75% nel 2025) rappresenti l’unica misura realmente efficace nel panorama degli incentivi fiscali.

Questa situazione richiede un’analisi approfondita e una revisione delle politiche di sostegno al settore, al fine di garantire una transizione sostenibile e una crescita equilibrata dell’edilizia marchigiana.

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