Emanuela Della Mora, figura emblematica del panorama gastronomico marchigiano, ha ricevuto il prestigioso Premio Guzzini alla Carriera, un riconoscimento che celebra una vita interamente dedicata all’arte culinaria e alla valorizzazione del patrimonio alimentare regionale.
La cerimonia, svoltasi nel rinomato ristorante Andreina di Loreto, ha visto la consegna del premio da parte di Domenico Guzzini, presidente di Fratelli Guzzini spa, sancendo un percorso professionale costellato di dedizione, innovazione e profonda connessione con le radici territoriali.
Il Premio Guzzini alla Carriera non è semplicemente un attestato di longevità, ma un tributo alla capacità di Emanuela Della Mora di aver generato, nel corso dei decenni, un vero e proprio ecosistema gastronomico.
La sua visione, lungi dall’essere confinata a una mera esecuzione di ricette tradizionali, si è rivelata una forza motrice capace di catalizzare l’attenzione sulla cultura del cibo, stimolando il piacere di condividere esperienze a tavola e, soprattutto, di riscoprire il valore intrinseco dei prodotti locali.
La sua carriera, iniziata nel 1976, segna un punto di svolta nel contesto gastronomico marchigiano.
Tra le prime donne a guidare una brigata di cucina, Della Mora ha incarnato un modello di leadership e professionalità, contribuendo a superare pregiudizi e a promuovere l’inclusione di figure femminili in un settore tradizionalmente dominato dagli uomini.
Il suo percorso professionale, iniziato con l’esperienza al Grill Gross di Esanatoglia e proseguito con il ristorante Il Camino di Matelica, culmina nell’apertura, nel 1991, de Il Marchese del Grillo a Fabriano, un’istituzione gastronomica che si appresta a celebrare il suo trentacinquesimo anniversario.
Oggi, l’attività è affidata al figlio Mario d’Alesio, affiancato dallo chef Marco Cappelletti, a testimonianza di un passaggio generazionale che preserva l’eredità di una visione.
“Sono profondamente onorata di ricevere questo prestigioso riconoscimento,” ha dichiarato Emanuela Della Mora, esprimendo gratitudine per un lavoro che le ha regalato soddisfazioni costanti.
Un sentimento di profonda stima è stato espresso anche dallo chef stellato Errico Recanati, che ha sottolineato l’importanza delle donne cuoche come figure ispiratrici della sua stessa formazione.
“Sono state le donne cuoche, custodi di saperi tramandati di generazione in generazione, a plasmare la cucina marchigiana, a darle un’identità e un’impronta distintiva,” ha affermato Recanati, riconoscendo in Emanuela Della Mora una vera e propria maestra di cucina territoriale, una figura che ha saputo coniugare tradizione e innovazione, mettendo al centro il valore del territorio e la salvaguardia dei prodotti autoctoni.
L’eredità di figure come Andreina Recanati ed Emanuela Della Mora ha generato una profonda ispirazione per i cuochi delle nuove generazioni.
La cerimonia ha visto la partecipazione di autorità locali, tra cui il sindaco di Recanati Emanuele Pepa, e dell’esperto gastronomico Elio Palombi, che ha ufficialmente letto la motivazione del premio.
A conclusione, il simbolo del riconoscimento: un forchettone argentato che affonda in un maccherone, un’immagine suggestiva che celebra la ricchezza e l’autenticità della cucina marchigiana e l’impegno di chi, come Emanuela Della Mora, l’ha resa celebre nel mondo.
L’evento ha rappresentato un momento di celebrazione per un patrimonio gastronomico in continua evoluzione, un tributo a chi, con passione e dedizione, ha contribuito a preservarlo e valorizzarlo.







