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venerdì 7 Novembre 2025

Farmacisti in sit-in ad Ancona: sciopero nazionale in arrivo

Questa mattina ad Ancona, un corteo di farmacisti dipendenti ha espresso con un sit-in la propria insoddisfazione, preludio a uno sciopero nazionale promosso congiuntamente dai sindacati Filcams, Uiltucs e Fisascat.
La protesta, che si colloca in un quadro di crescente tensione nel settore farmaceutico, mira a sollecitare una ripresa urgente delle trattative con Federfarma per la revisione del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) dei farmacisti dipendenti e collaboratori delle farmacie private.
L’astensione dal lavoro, motivata dalla ormai pluriennale scadenza del contratto e dalla sua marcata sottostima rispetto agli standard europei, rappresenta un atto di rivendicazione per una categoria professionale spesso invisibile, ma essenziale per la salute pubblica.

Il CCNL, datato e inadeguato, non riflette l’evoluzione delle competenze richieste ai farmacisti, né il loro contributo sempre maggiore alla gestione della farmacia e all’assistenza al paziente.

“Il nostro impegno quotidiano va ben oltre la mera dispensazione di farmaci,” ha affermato un delegato sindacale presente alla protesta.

“Siamo consulenti sanitari, referenti per la corretta adozione della terapia, mediatori tra il paziente e il sistema sanitario.
Il nostro lavoro richiede preparazione, responsabilità e un costante aggiornamento professionale.
È inaccettabile che ciò non si traduca in una tutela economica e contrattuale adeguata.
“La mobilitazione non si limita a una richiesta di aumento salariale, ma mira a un cambiamento strutturale nel modo in cui il lavoro del farmacista è riconosciuto e valorizzato.

Si rivendica un miglioramento delle condizioni di lavoro, con particolare attenzione alla riduzione del carico lavorativo, alla programmazione di pause adeguate e alla promozione di un ambiente professionale salubre e stimolante.
Inoltre, i sindacati sottolineano l’importanza di affrontare il tema della formazione continua, garantendo ai farmacisti l’accesso a percorsi di aggiornamento professionale finanziati e incentivati, per consentire loro di rimanere al passo con le innovazioni del settore.

La protesta ad Ancona è un segnale forte, un appello alla responsabilità di Federfarma e dei decisori politici, affinché si aprano a un confronto costruttivo e trasparente, volto a garantire un futuro sostenibile e dignitoso per tutti i farmacisti dipendenti e collaboratori delle farmacie private, riconoscendo il loro ruolo cruciale nel sistema sanitario nazionale.
La dignità professionale, la giustizia contrattuale e il rispetto per il lavoro svolto sono i pilastri di questa legittima richiesta.

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