A Filottrano, un’iniziativa coraggiosa e profondamente radicata nel tessuto sociale locale si appresta a decollare: la cooperativa La Spiga, un faro di speranza per quaranta lavoratori e un esempio emblematico di resilienza femminile nel panorama industriale.
Nata dalle ceneri di un’azienda storica, Il Biroccio, un panificio artigianale con decenni di tradizione alle spalle, La Spiga incarna un modello di economia sociale che mira a coniugare la tutela del lavoro con l’innovazione e la sostenibilità.
La storia è complessa.
Il Biroccio, fondata nel 1970 come cooperativa agricola volta all’autoproduzione di beni primari per la comunità locale, ha visto la sua attività di panificazione compromessa da difficoltà economiche.
La Spiga, nata dalla volontà di quindici ex-dipendenti, guidate da cinque donne – Elisabetta, Maria Giulia, Jo Anne, Fabiana e Maria Teresa – ha saputo cogliere l’opportunità di acquisire questo ramo d’azienda, impedendone la chiusura e salvaguardando un patrimonio inestimabile di competenze e conoscenze tramandate di generazione in generazione.
Questo non è semplicemente un cambio di proprietà, ma una vera e propria metamorfosi.
La Spiga non è solo un’impresa, ma un progetto di comunità, un atto d’amore verso il territorio e verso coloro che vi lavorano.
Le socie, donne mature e con una profonda conoscenza del settore, portano con sé non solo esperienza professionale, ma anche un forte senso di responsabilità sociale e un desiderio autentico di costruire un futuro migliore.
“Abbiamo ereditato una storia ricca e complessa,” afferma Elisabetta Ristè, presidente e responsabile commerciale della cooperativa.
“La nostra missione è preservare l’eredità del passato, valorizzando le tecniche tradizionali, ma anche proiettarci verso il futuro con idee innovative e pratiche sostenibili.
Crediamo fermamente nel valore del lavoro artigianale, fatto con passione e dedizione, e siamo determinate a conciliare questo con l’adozione di tecnologie e processi produttivi all’avanguardia.
“Il progetto La Spiga non si limita alla salvaguardia di posti di lavoro; mira a ridefinire il concetto stesso di panificazione artigianale, introducendo nuovi prodotti, sperimentando ingredienti locali e promuovendo un’alimentazione sana e consapevole.
L’impegno va oltre la produzione: la cooperativa intende diventare un punto di riferimento per la comunità, organizzando corsi di formazione, laboratori didattici e iniziative volte a diffondere la cultura del pane e della tradizione agroalimentare locale.
Confcooperative Marche, partner strategico di La Spiga, sottolinea l’importanza di questo modello cooperativo, interamente gestito da donne.
“Sosteniamo con forza iniziative come questa, che dimostrano come l’impegno, la passione e la determinazione femminile possano essere la chiave per superare le difficoltà e costruire un futuro più equo e sostenibile,” dichiara Massimo Stronati, presidente di Confcooperative.
Il supporto di Confcooperative si concretizza attraverso strumenti di sviluppo, formazione e assistenza tecnica, al fine di garantire la crescita e la prosperità della cooperativa.
La Spiga rappresenta un esempio virtuoso di come l’economia sociale possa essere un motore di sviluppo economico e sociale, creando opportunità di lavoro, valorizzando il territorio e promuovendo i valori della solidarietà e della cooperazione.








