- pubblicità -

Giano Fabriano: Sindacati e Regione cercano soluzioni per i lavoratori.

- PUBBLICITA -

La vicenda di Giano di Fabriano, un capitolo doloroso per il tessuto industriale marchigiano e per i suoi 173 ex dipendenti, continua a richiedere un’attenzione costante e un impegno condiviso.

A distanza dalla chiusura dello stabilimento a ottobre 2024, un numero significativo di 31 lavoratori si trova ancora in attesa di una ricollocazione definitiva, un dato emerso durante un tavolo di confronto cruciale tra le organizzazioni sindacali di settore – CGIL, CISL e UIL – e la dirigenza del gruppo Fedrigoni, rappresentata da Giuseppe Giacobello, Antonio Balsamo e Sofia Crudo, sotto l’egida dell’Assessore regionale al Lavoro, Tiziano Consoli.

Il risultato finora raggiunto – la ricollocazione di parte del personale – rappresenta un passo importante, ma non risolutivo.
La situazione, infatti, esige una visione a lungo termine e un supporto continuo per i lavoratori coinvolti.
L’urgenza di questa continuità è stata tangibile nella richiesta di proroga della Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria (CIGS), la cui scadenza imminente a fine anno rischierebbe di lasciare i lavoratori in una condizione di forte precarietà.
Fortunatamente, il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT) e la Regione Marche hanno espresso disponibilità a garantire un ulteriore anno di CIGS, uno strumento essenziale per accompagnare la complessa fase di gestione degli esuberi e favorire la transizione verso nuove opportunità lavorative.

Parallelamente, l’azienda ha delineato una strategia industriale che mira a riposizionare il gruppo Fedrigoni in settori di nicchia e ad alto valore aggiunto.

Gli investimenti futuri, per un ammontare di tre milioni di euro previsti per il 2026 nello stabilimento di Fabriano, si concentreranno sulla produzione di carte speciali per banconote e documenti di sicurezza, nonché sul comparto del disegno artistico, un settore in crescita che richiede competenze specifiche e una produzione di elevata qualità.

L’avvio del ciclo continuo sulla macchina ottava e sugli impianti di allestimento, previsto per marzo 2026, costituisce un punto cardine di questa nuova strategia, con l’obiettivo di incrementare i volumi produttivi, ottimizzare l’organizzazione del lavoro e, potenzialmente, ampliare l’occupazione.
In questo contesto, l’impegno della Regione Marche si concretizza in un significativo investimento in formazione professionale, con un pacchetto di 14 corsi, per un totale di 416 ore, destinato alla qualificazione di 82 persone.
Tuttavia, i sindacati hanno sottolineato la necessità di un’implementazione rapida e coordinata di queste iniziative formative.
Per garantire un monitoraggio costante e trasparente dell’andamento della riorganizzazione industriale, le parti sociali hanno richiesto e ottenuto l’istituzione di incontri periodici, coinvolgendo attivamente sindacato, azienda e Regione.
L’obiettivo comune è ambizioso: raggiungere l’impatto zero in termini di esuberi entro il 2026, attraverso un approccio equilibrato che contempli diverse soluzioni, quali prepensionamenti incentivati, ricollocazioni mirate, politiche attive del lavoro e uscite volontarie protette, in grado di salvaguardare la dignità e il futuro professionale dei lavoratori coinvolti.
La complessa situazione richiede un costante dialogo e una visione condivisa per un futuro industriale sostenibile per Fabriano e per l’intera regione.

- pubblicità -
- Pubblicità -
- pubblicità -
Sitemap