L’Industria Marchigiana nel 2024: Resilienza e Sfide StrutturaliIl rapporto 2024 sull’industria marchigiana, elaborato congiuntamente da Confindustria Marche e Intesa Sanpaolo, dipinge un quadro complesso, caratterizzato da una sostanziale contrazione dell’attività industriale, sebbene leggermente meno marcata rispetto al 2023 (-2,6% contro il -2,7% nazionale). Questa performance riflette un contesto economico globale incerto, segnato da tensioni geopolitiche, persistenti inflazioni e un rallentamento della domanda interna ed estera.Il calo generalizzato nell’attività manifatturiera, tuttavia, non travolge uniformemente tutti i comparti. Alcuni settori dimostrano una notevole capacità di resistenza e, in alcuni casi, segnano performance positive. L’industria alimentare, pilastro dell’economia marchigiana, si conferma un fattore di stabilità, sostenuta da una domanda relativamente robusta. Anche alcuni segmenti dell’industria farmaceutica, grazie all’innovazione e alla crescente attenzione alla salute, contribuiscono a mitigare l’impatto negativo della crisi. Il settore dei trasporti, trainato dalla logistica e dalla domanda di mobilità, mostra una dinamica positiva, sebbene esposta alle fluttuazioni dei prezzi dell’energia.La contrazione dell’attività industriale si manifesta in modo più accentuato in settori chiave per l’economia regionale. La meccanica, tradizionalmente un motore di crescita, registra un calo (-1,1%), mentre la lavorazione di minerali non metalliferi e il settore del legno e dell’arredamento subiscono una diminuzione più significativa (-3,6%), testimoniando la difficoltà di adattamento a un mercato in trasformazione. Particolarmente vulnerabili si rivelano i comparti del tessile e dell’abbigliamento (-6,3%) e delle calzature (-13,6%), settori storicamente importanti per il territorio, ma oggi gravati da una crescente concorrenza internazionale e da problemi strutturali legati alla delocalizzazione e alla difficoltà di innovazione.Le vendite sul mercato estero, cruciali per l’export regionale, hanno subito una flessione del -3,4% rispetto al 2023, con i comparti del tessile-abbigliamento (-13,1%), delle calzature (-15,6%) e del legno-arredamento (-9,8%) che lamentano le perdite più consistenti.Nonostante il quadro complessivo negativo, il mercato del lavoro nelle Marche presenta segnali contrastanti. Il numero di occupati è in lieve aumento, salendo da 641.000 a 644.000 unità. Si osserva una riduzione dell’occupazione nei servizi e una crescita nel settore industriale, suggerendo una riallocazione della forza lavoro verso attività manifatturiere, seppur in un contesto di contrazione produttiva. Il tasso di occupazione si mantiene stabile al 67,2%, mentre quello giovanile mostra un andamento positivo, in netto contrasto con la tendenza nazionale. Il tasso di disoccupazione registra una leggera diminuzione, attestandosi al 5,1%.Un elemento di incoraggiamento è rappresentato dall’aumento contenuto degli investimenti aziendali, che segnala una volontà di guardare al futuro e di modernizzare le strutture produttive.Il presidente di Confindustria Marche, Roberto Cardinali, sottolinea che la sfida fondamentale per il futuro del territorio risiede nella capacità di attrarre investimenti, talenti e stimolare la crescita dimensionale e l’innovazione. Sono indispensabili investimenti infrastrutturali, una semplificazione burocratica più rapida e una pubblica amministrazione più efficiente. Viene auspicato l’approvazione del testo unico regionale per l’industria.Alessandra Florio, direttrice regionale di Intesa Sanpaolo, evidenzia l’impegno del gruppo bancario a sostenere le imprese marchigiane attraverso l’erogazione di credito a medio-lungo termine per un valore di oltre 250 milioni di euro nel solo primo trimestre dell’anno, e attraverso servizi di supporto all’internazionalizzazione.In sintesi, l’industria marchigiana dimostra una resilienza significativa di fronte alle avversità, ma necessita di un piano industriale straordinario, a livello europeo, nazionale e regionale, per affrontare le sfide strutturali e cogliere le opportunità di crescita che si presenteranno nel futuro. L’innovazione, la specializzazione, l’internazionalizzazione e la capacità di attrarre capitali e competenze saranno i fattori chiave per il successo delle imprese marchigiane nel contesto economico globale in rapida evoluzione.
Industria Marchigiana: Resilienza tra Sfide e Opportunità
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