Il futuro del sito produttivo di Jesi assume contorni più definiti grazie a un tavolo di confronto tra la direzione di Imr, le rappresentanze sindacali e le Rsu, un dialogo facilitato dall’assessore regionale al Lavoro, Stefano Aguzzi.
L’incontro, unitamente ai successivi monitoraggi, ha permesso di delineare uno scenario che, pur nel contesto di un mercato globale complesso e in rapida evoluzione, suggerisce una prospettiva di stabilizzazione e di potenziale crescita occupazionale.
Al di là della semplice conferma degli impegni preesistenti, l’azienda ha fornito indicazioni precise riguardo alla potenziale dimensione occupazionale del sito una volta completata la fase di riorganizzazione interna, comprendente la gestione di uscite volontarie e incentivazioni.
Si prospetta la possibilità di garantire un impiego stabile a 95 unità di personale, un dato significativo che testimonia l’impegno di Imr nel mantenere una presenza radicata nel territorio marchigiano.
L’elemento cruciale di questa ripartenza risiede in un ambizioso piano di investimenti, la cui attuazione è già tangibile all’interno dello stabilimento di Jesi.
Questi interventi non si limitano a un mero aggiornamento tecnologico, ma mirano a una trasformazione profonda del processo produttivo, orientandolo verso modelli di maggiore efficienza e competitività.
Le organizzazioni sindacali e le Rsu hanno espresso un giudizio positivo sulla concretezza di queste iniziative, sottolineando l’impatto positivo che stanno avendo sulle condizioni di lavoro e sulle prospettive future dei dipendenti.
La Regione Marche, consapevole del ruolo strategico del sito di Jesi per l’economia locale, si impegna a monitorare costantemente l’evoluzione della situazione, supportando attivamente il percorso di rilancio.
L’obiettivo primario è quello di superare le sfide poste dal panorama economico internazionale, favorendo la creazione di un polo produttivo di eccellenza, capace di contribuire in modo significativo allo sviluppo del territorio e di offrire opportunità di lavoro qualificate per le future generazioni.
Si tratta di un percorso complesso, che richiede un costante dialogo e una visione condivisa tra tutti gli attori coinvolti, ma che promette di restituire a Jesi un ruolo centrale nel tessuto industriale regionale.