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giovedì 13 Novembre 2025

Marche e Umbria nella Zes: svolta per lo sviluppo del Mezzogiorno

L’approvazione, da parte della Commissione Bilancio della Camera, del disegno di legge che sancisce l’ingresso di Marche e Umbria nella Zona Economica Speciale (Zes) rappresenta un punto di svolta cruciale per lo sviluppo economico dei territori, un segnale tangibile di continuità politica e di fiducia verso il mondo imprenditoriale.
Questa decisione, accolta con favore da Confindustria Ancona, non si configura solamente come un atto formale, ma come un investimento strategico volto a rilanciare la competitività e a generare crescita sostenibile.
La Zes, in questa cornice, si configura come uno strumento di sviluppo multifunzionale, capace di attrarre investimenti, creare posti di lavoro e ridurre il divario infrastrutturale che ancora affligge queste regioni.
L’impegno governativo, testimoniato dall’allocazione di risorse dedicate a partire dal 2025, sottolinea la consapevolezza dell’importanza di questo progetto per il futuro del Mezzogiorno.

Tuttavia, l’efficacia della Zes non dipenderà unicamente dall’impegno iniziale, ma dalla capacità di implementare il progetto con tempestività e precisione.

È imperativo che l’entrata in vigore delle agevolazioni per il 2025 sia facilitata da una rapida pubblicazione in Gazzetta Ufficiale e dall’aggiornamento dei relativi modelli da parte dell’Agenzia delle Entrate, evitando così ritardi che potrebbero frustrare le aspettative delle imprese e compromettere l’effettivo utilizzo dei benefici previsti.

Un aspetto altrettanto cruciale riguarda l’applicazione uniforme del credito d’imposta nel 2026.

Per garantire un trattamento equo e promuovere uno sviluppo equilibrato, è essenziale che la Commissione Europea aggiorni la “carta degli aiuti a finalità regionale,” consentendo così l’applicazione del credito d’imposta su tutto il territorio regionale senza disparità.

Questa armonizzazione è fondamentale per assicurare pari opportunità a tutte le aziende, indipendentemente dalla loro ubicazione all’interno delle regioni coinvolte.

La Zes, pertanto, non deve essere concepita come un’occasione isolata, ma come il fulcro di un piano di sviluppo più ampio, che integri incentivi fiscali con interventi mirati in settori chiave come l’innovazione, la digitalizzazione, la transizione ecologica e la formazione del capitale umano.

Solo attraverso un approccio sinergico e lungimirante sarà possibile trasformare la Zes in un vero motore di competitività, capace di generare crescita duratura e di migliorare la qualità della vita dei cittadini marchigiani e umbri.
L’orizzonte non deve limitarsi agli incentivi, ma mirare alla creazione di un ecosistema economico dinamico e resiliente.

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