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Marche, Sciopero dei Servizi di Igiene: Lavoratori in Piazza per Dignità

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Servizi d’Igiene Ambientale: La Regione Marche Sospesa tra Criticità e Richieste di DignitàUn’onda di protesta coinvolgerà domani, 10 dicembre, la regione Marche, con uno sciopero nazionale dei lavoratori del settore servizi di igiene ambientale.

La manifestazione, punto focale ad Ancona in corso Mazzini (all’angolo con piazza Roma) a partire dalle 9:45, rappresenta l’apice di un conflitto sindacale ormai protratto da troppo tempo, un segnale di disagio che risuona in un comparto cruciale per la vivibilità delle nostre città.

Oltre tremila operatori, uomini e donne che quotidianamente si dedicano alla pulizia delle strade, alla gestione dei rifiuti e alla salvaguardia della salute pubblica, sono in prima linea in questa mobilitazione.

La loro azione, spesso invisibile e sottovalutata, è il pilastro di un sistema che garantisce la decoro urbano e previene rischi sanitari.

Le parole dei leader sindacali, Michael Egidi (Fp Cgil), Claudio Giuliani (Fit Cisl), Sergio Marinelli (Uiltrasporti) e Salvatore Silvano (Fidael), sottolineano con forza la necessità di un’attenzione immediata e concreta verso una categoria professionale che si trova ad affrontare condizioni di lavoro inaccettabili.

Il contesto economico attuale, segnato da un’inflazione galoppante, ha eroso il potere d’acquisto dei salari, rendendo la situazione finanziaria di molti lavoratori insostenibile.

Questo si somma a un carico di lavoro eccessivo, spesso svolto in condizioni di rischio, con un tasso di infortuni significativamente superiore rispetto ad altri settori produttivi.
Un quadro che evidenzia una profonda sproporzione tra l’importanza strategica del servizio offerto e il riconoscimento economico e sociale che i lavoratori ricevono.
La ripresa dei negoziati per il rinnovo del contratto collettivo nazionale, pur auspicabile, non ha finora prodotto risultati soddisfacenti.

Le proposte avanzate dalle associazioni datoriali appaiono insufficienti e lontane dal voler riconoscere il valore intrinseco del lavoro svolto.

Le richieste sindacali si concentrano su una piattaforma chiara e ben definita: aumenti salariali reali, capaci di compensare la perdita di potere d’acquisto subita negli ultimi tre anni; una corretta classificazione professionale, che tenga conto delle competenze e delle responsabilità assunte; un rafforzamento delle tutele per la salute e la sicurezza sul lavoro, con l’obiettivo di ridurre drasticamente il numero di infortuni.

Questa mobilitazione non è semplicemente una rivendicazione economica, ma un appello alla responsabilità collettiva.

Si tratta di riaffermare il diritto di ogni lavoratore a una retribuzione equa, a condizioni di lavoro dignitose e a un ambiente di lavoro sicuro.
Un servizio essenziale come quello dell’igiene ambientale non può essere garantito a costo di sacrificare la salute e il benessere di chi lo rende possibile.
La speranza è che la protesta di domani possa rappresentare un punto di svolta, un momento di presa di coscienza per tutte le parti coinvolte, al fine di costruire un futuro più giusto e sostenibile per i lavoratori e per l’intera comunità.

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