Il 7 settembre si aprirà le porte al Micam, un traguardo storico: la centesima edizione di questo evento imprescindibile per il panorama internazionale della calzatura.
La Fiera Milano Rho ospiterà, per due giorni, le nuove collezioni primavera-estate, un’occasione cruciale per il settore, al cui capezzale si erge, con un misto di orgoglio e preoccupazione, Valentino Fenni, presidente della sezione calzature di Confindustria Fermo e vicepresidente di Assocalzaturifici.
Raggiungere questo secolo di attività è un primato assoluto per una fiera italiana, una testimonianza della resilienza e dell’importanza strategica del distretto calzaturiero italiano.
Tuttavia, l’attuale congiuntura economica globale impone un approccio cauto, mitigando l’entusiasmo che un anniversario di tale portata dovrebbe suscitare.
Le Marche, cuore pulsante della produzione calzaturiera italiana, si presentano al Micam con una rappresentanza imponente: novanta aziende, un numero che si moltiplica per due considerando i marchi che esse rappresentano.
La provincia di Fermo è in prima linea, con cinquanta imprese, e all’interno di questa, il comune di Montegranaro spicca con venti aziende.
Si registrano segnali positivi anche nel distretto di Civitanova, mentre Porto Sant’Elpidio, Sant’Elpidio a Mare e il polo produttivo della vallata tra Monte San Pietrangeli e Falerone consolidano il loro ruolo chiave.
Nonostante la qualità delle collezioni presentate, l’andamento degli ordini rimane al di sotto delle aspettative.
Questa situazione enfatizza il ruolo propulsivo e catalizzante del Micam, un momento di incontro e di dialogo, dove le aziende ricercano risposte e prospettive future.
Il feedback ricevuto è chiaro: le aziende necessitano di tempo, di un contesto più favorevole per concretizzare gli investimenti e le nuove strategie.
Un tema cruciale, sollevato con urgenza da Fenni, è l’impatto tangibile del cambiamento climatico.
Le alterazioni stagionali stanno profondamente modificando le abitudini di acquisto, creando una discontinuità che mette a dura prova la capacità di adattamento del settore.
Riconquistare i livelli di produzione e di fatturato che il distretto merita si rivela una sfida complessa, che richiede un ripensamento radicale dei modelli di business e delle dinamiche di mercato.
La ricerca di soluzioni innovative per ridurre i costi di produzione e di gestione rappresenta una priorità assoluta.
In questo senso, il supporto della Regione Marche e della Camera di Commercio si rivela fondamentale, un segnale di riconoscimento del valore strategico del settore.
L’impegno congiunto con Assocalzaturifici mira a rendere il Micam un punto di riferimento ancora più attrattivo, un crocevia di idee e di opportunità.
Per amplificare l’impatto del Micam e promuovere il territorio marchigiano, è stata pianificata un’iniziativa di incoming rivolta a fashion editor e influencer svedesi e tedeschi, in collaborazione con Atim e Assocalzaturifici.
Questa delegazione avrà l’opportunità di vivere a stretto contatto con il territorio, scoprendo i luoghi di produzione, le materie prime e le competenze artigianali che rendono unica la calzatura made in Italy.
L’obiettivo è raccontare non solo le scarpe, ma l’anima e la cultura che le contraddistinguono, creando un’immagine coerente e distintiva del distretto calzaturiero marchigiano nel panorama internazionale.