lunedì 4 Agosto 2025
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Nuovo Presidente al Distretto Biologico Marche: Innovazione e Sostenibilità

Un Nuovo Capitolo per il Distretto Biologico Marche: Innovazione, Sostenibilità e Valorizzazione del TerritorioIl Distretto Biologico Marche, un’eccellenza agroalimentare riconosciuta a livello europeo, inaugura una nuova fase con l’elezione di Andrea Passacantando alla presidenza.
La transizione di consegne da Giovanni Battista Girolomoni, che ha guidato il Distretto con lungimiranza e determinazione negli anni cruciali della sua genesi, segna un momento di riflessione sui traguardi raggiunti e di proiezione verso nuove sfide.

Sotto la guida di Girolomoni, il Distretto ha consolidato la sua posizione di leader, estendendo la superficie agricola biologica regionale a oltre il 25%, coinvolgendo una rete di oltre 2.000 operatori e affermandosi come modello di sviluppo sostenibile.

Andrea Passacantando, imprenditore agricolo di solida reputazione e già vicepresidente del Distretto, assume la presidenza con un forte senso di responsabilità e con l’impegno a perpetuare il percorso iniziato, portando avanti una visione integrata che coniuga innovazione, tradizione e valorizzazione del territorio.

La sua nomina, unitamente al suo ruolo di presidente regionale di Copagri Marche fino al 2025 e futuro presidente del prestigioso Centro Ricerche e Sperimentazione Nazareno Strampelli, sottolinea il suo profondo legame con il tessuto agricolo marchigiano e la sua capacità di intercettare le dinamiche evolutive del settore.

Il nuovo consiglio di amministrazione, composto da Bastianino Marco Pittalis, Mario Ramadori, Annunzio Di Cola, Maria Letizia Gardoni, Sabina Pesci, Luca Bianchi, Fabrizio Cardellini, Stefano Giorgi, Alessandro Tramontano, Giovanni Battista Girolomoni e Francesco Torriani, sarà un elemento chiave per supportare la presidenza Passacantando nell’attuazione di strategie ambiziose.
Sabina Pesci, nominata vicepresidente, entrerà a far parte del comitato esecutivo, affiancando il presidente e contribuendo a definire le priorità operative.

Il Distretto Biologico Marche si propone di rafforzare il suo ruolo di “laboratorio di sostenibilità”, promuovendo pratiche agricole virtuose e favorendo il dialogo tra produttori, istituzioni, consumatori e cittadini.
L’attenzione sarà focalizzata sull’applicazione concreta del Piano Strategico, in collaborazione con la Regione Marche e tutti gli attori della filiera agroalimentare.

L’importanza della biodiversità come patrimonio inestimabile per lo sviluppo sostenibile è ulteriormente enfatizzata dal progetto “La biodiversità che ci unisce”, finanziato dal Ministero dell’agricoltura e delle foreste.

Questo intervento, che prevede un investimento di 400.000 euro e si concluderà entro il 2026, mira a diffondere la cultura del biologico come paradigma di pensiero e produzione, con un focus sulla qualità del cibo, la salute, il benessere, l’etica del lavoro e, soprattutto, la salvaguardia della biodiversità locale.

Attività di informazione, consulenza e promozione saranno rivolte sia alle imprese aderenti che a quelle non ancora coinvolte, con l’obiettivo di consolidare l’identità del marchio “Bio” e accrescere la fiducia dei consumatori.

Il Distretto, che si estende su circa 92.000 ettari dedicati all’agricoltura biologica, si conferma così un modello di sviluppo agroalimentare all’avanguardia, capace di coniugare tradizione, innovazione e sostenibilità.

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