Il parco auto circolante marchigiano si presenta come un quadro complesso, segnato da una persistente vocazione alla longevità dei veicoli, che contrasta con una transizione ancora incerta verso la mobilità sostenibile. Un’indagine condotta dal centro studi di Autoscout24, basata su dati ufficiali dell’ACI, rivela che oltre quattro auto circolanti su dieci – precisamente il 42,1% – superano la quindicina di anni di età. Questo si traduce in un numero considerevole di 447.300 veicoli datati, un dato che sottolinea la necessità di un’analisi più approfondita delle implicazioni ambientali, economiche e sociali legate al mantenimento di un parco auto così invecchiato.Se da un lato questa tendenza riflette una cultura del riutilizzo e una resistenza all’obsolescenza programmata, dall’altro solleva preoccupazioni legate all’invecchiamento tecnologico dei veicoli, con conseguenti impatti sulla sicurezza stradale, sull’efficienza energetica e sulle emissioni inquinanti. La longevità media dei veicoli è infatti spesso associata a una minore aderenza agli standard ambientali più recenti e a una maggiore frequenza di guasti.Contraddittoriamente, l’adozione di veicoli a basse emissioni, in particolare quelli elettrici, resta marginale. L’elettrico rappresenta infatti solo lo 0,5% del parco auto regionale, una percentuale che, sebbene in crescita, appare ancora insufficiente per raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione. Le ibride, con una quota del 5,3%, mostrano una maggiore diffusione, ma anche in questo caso si tratta di una percentuale limitata rispetto al totale.Le soluzioni proposte dal centro studi Autoscout24, lungi dall’escludere l’elettrico, suggeriscono un approccio più pragmatico e diversificato. L’idea di puntare anche su auto usate con alimentazioni tradizionali, ma di ultima generazione, introduce una prospettiva interessante. Queste vetture, spesso dotate di tecnologie avanzate per l’ottimizzazione dei consumi e la riduzione delle emissioni, rappresentano una via d’accesso più accessibile alla mobilità più efficiente, soprattutto per una popolazione sensibile ai costi di acquisto e gestione.Questa strategia potrebbe includere incentivi per l’acquisto di auto usate a basse emissioni, la promozione di programmi di rottamazione per i veicoli più obsoleti e lo sviluppo di infrastrutture di ricarica intelligenti, capaci di gestire in modo ottimale sia veicoli elettrici che ibridi. Inoltre, un’attenzione particolare dovrebbe essere rivolta alla sensibilizzazione dei consumatori, fornendo informazioni chiare e trasparenti sui benefici ambientali ed economici derivanti dall’adozione di veicoli a basse emissioni, indipendentemente dalla loro tecnologia di propulsione.In definitiva, la transizione verso una mobilità più sostenibile nelle Marche richiede un approccio multilivello, che tenga conto non solo delle nuove tecnologie, ma anche della realtà socio-economica del territorio e della necessità di garantire un accesso equo a soluzioni di mobilità efficienti e accessibili a tutti. L’analisi del parco auto esistente offre spunti preziosi per definire politiche mirate e strategie innovative, capaci di accelerare il processo di decarbonizzazione e di migliorare la qualità della vita dei cittadini.
Parco Auto Marche: Longevità e Sfide per la Mobilità Sostenibile
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