Un accordo storico sigla il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) per i dipendenti del settore dei Servizi Ambientali, un comparto cruciale nelle Marche dove operano oltre 3.000 lavoratori.
La decisione, raggiunta in nottata, ha innescato la revoca dello sciopero nazionale che avrebbe visto protagonista una significativa mobilitazione regionale ad Ancona.
L’intesa raggiunta rappresenta un punto di svolta, un segnale forte di come la contrattazione collettiva, quando affiancata da strumenti di pressione come lo sciopero, possa concretamente recuperare potere d’acquisto e migliorare le condizioni di lavoro.
L’aumento salariale complessivo previsto è del 12,5%, una cifra considerevole che, attraverso ulteriori istituti economici, si incrementa fino al 15%.
Questo risultato, in netta differenza con gli aumenti generalmente concessi in altri settori pubblici, attestati attorno al 6%, testimonia la determinazione delle organizzazioni sindacali nel rispondere alla spinta inflattiva che ha eroso il valore dei salari negli ultimi anni.
I segretari regionali delle sigle sindacali, Michael Egidi (Fp Cgil), Claudio Giuliani (Fit Cisl), Sergio Marinelli (Uiltrasporti) e Salvatore Silvano (Fidael), in una dichiarazione congiunta, definiscono l’accordo “storico”, sottolineando come esso valide la strategia e l’efficacia del lavoro svolto.
L’astensione dal lavoro, con il conseguente impatto su servizi essenziali e sull’intera comunità, ha indotto le parti datoriali a riprendere una trattativa che si era apparentemente arenata, evidenziando il peso e l’urgenza di rispondere alle richieste dei lavoratori.
Questo successo sottolinea non solo l’importanza strategica dello sciopero come leva negoziale, ma anche la necessità di un’azione sindacale unitaria e coesa.
La solidarietà e la partecipazione attiva dei lavoratori, indipendentemente dalla loro specifica qualifica o ruolo, si sono rivelate fondamentali per ottenere questo significativo avanzamento.
L’accordo non si limita ad una mera compensazione dell’inflazione; esso rappresenta un investimento nel futuro, volto a rafforzare il settore dei servizi ambientali, valorizzando il contributo dei suoi operatori e garantendo la sostenibilità del sistema nel suo complesso.
Si tratta di un segnale che riconosce il ruolo imprescindibile di questi lavoratori, spesso invisibili, nel garantire la qualità dell’ambiente e la vivibilità del territorio.







