Sabato 5 luglio 2025 segna l’inizio ufficiale dei saldi estivi in tutte le province delle Marche, un evento calendarizzato a livello nazionale che trascende la mera opportunità di acquisto a prezzi ridotti. Si tratta di un momento cruciale per l’economia regionale, un vero e proprio motore di stimolo per il settore moda e, più ampiamente, per l’intero commercio al dettaglio. Come sottolinea Confcommercio Marche, i saldi rappresentano una leva strategica per riaccendere i consumi, rivitalizzare il tessuto commerciale delle città e fornire un sostegno vitale a migliaia di imprese locali, spesso a conduzione familiare e profondamente radicate nel territorio.Le proiezioni degli Uffici Studi di Confcommercio delineano un quadro di significativa spesa: a livello nazionale, si stima che ogni famiglia italiana destinerà in media 203 euro all’acquisto di beni in saldo, traducendosi in una spesa pro capite di circa 92 euro e un impatto economico complessivo di 3,3 miliardi di euro. Nelle Marche, si prevede il coinvolgimento di oltre 300.000 famiglie, con una spesa stimata di circa 60 milioni di euro. Questa iniezione di liquidità si distribuirà tra le diverse aree merceologiche, dall’abbigliamento agli accessori, dalle calzature ad altri settori del commercio al dettaglio che animano la stagione estiva.Giacomo Bramucci, presidente regionale di Federazione Moda Italia Confcommercio Marche, evidenzia come i saldi estivi offrano un’opportunità non solo per i consumatori, ma soprattutto per il commercio di prossimità, un elemento imprescindibile per il benessere sociale ed economico delle comunità locali. Acquistare nei negozi di quartiere significa investire nell’economia locale, preservare l’occupazione e contribuire a mantenere vive le identità territoriali, custodi di tradizioni e saperi. L’incremento del turismo nella regione amplifica ulteriormente il potenziale impatto positivo, promettendo un vero e proprio slancio per il settore moda e per l’intero comparto commerciale.Massimiliano Polacco, direttore di Confcommercio Marche, pone l’attenzione sulla natura trasversale dei saldi, sottolineando come essi rappresentino un momento chiave non solo per la moda, ma per l’intera rete di negozi di vicinato, presidi insostituibili per la vitalità dei territori. In un contesto economico ancora caratterizzato da fragilità e incertezza, la stagione dei saldi si configura come un’occasione per generare liquidità, rafforzare il legame con la clientela e sostenere la tenuta delle piccole e medie imprese marchigiane, spesso impegnate in un percorso di innovazione e digitalizzazione.Confcommercio Marche lancia un appello alla responsabilità sociale e civica: scegliere i negozi delle città e dei quartieri non è solo una questione di convenienza economica, ma un atto di sostegno all’economia locale e un investimento nel futuro delle comunità. Questa scelta consapevole contribuisce a preservare la ricchezza del tessuto commerciale marchigiano, custode di artigianalità, tradizione e innovazione. I saldi estivi, quindi, si configurano come un’opportunità concreta per rilanciare l’economia regionale e rafforzare il legame tra commercio, territorio e comunità.
Saldi estivi Marche: motore economico e sostegno al commercio locale
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