Le Giornate della Soft Economy, giunte alla tredicesima edizione, si svolgeranno a Treia (Macerata) dal 20 al 22 novembre, focalizzandosi quest’anno sul tema “Comunità presenti e beni comuni.
Le radici del futuro”.
L’evento, promosso dalla Fondazione Symbola con un ampio network di 35 enti promotori, partner e sostenitori, si configura come un momento cruciale di riflessione e azione per il futuro del Paese, con un programma intenso di 20 ore di confronto, arricchite dalla trasmissione in streaming sui canali della Fondazione.
Il titolo di quest’anno conclude un percorso triennale dedicato a una rilettura approfondita della questione territoriale nazionale.
Fabio Renzi, segretario generale di Symbola, evidenzia come la tenuta e la sicurezza dell’Italia dipendano in larga misura dalla vitalità delle aree montane e collinari, che rappresentano il 66% del territorio.
Queste zone, spesso marginalizzate, custodiscono un patrimonio inestimabile, sia materiale che immateriale, e sono terreno fertile per l’emergere di nuove forme di associazionismo, basate sulla gestione condivisa di risorse fondiarie, agricole e forestali.
L’obiettivo è trasformare beni sottoutilizzati in beni comuni, capaci di generare nuova ricchezza e coesione sociale.
Il sindaco di Treia, Franco Capponi, sottolinea l’evoluzione dell’evento, che si è consolidato a livello nazionale, riconoscendo il ruolo chiave dei comuni come fulcro per la promozione di modelli di gestione sostenibile delle aree boscate e agricole, risorse vitali per le comunità locali.
Guido Castelli, commissario alla ricostruzione post-sisma 2016, con sguardo rivolto al futuro, afferma che questa iniziativa è fondamentale per garantire un futuro alle comunità colpite dal terremoto, e che si sta accelerando la ricostruzione fisica affiancandola a politiche di sviluppo che includono l’accesso alla Zona Economica Speciale.
Le Giornate della Soft Economy rappresentano una piattaforma per il dialogo tra istituzioni, mondo accademico, imprese e società civile.
Tra i promotori e partner figurano Accademia Georgica, Ifel, Uncem, Federbim, BIM Tronto, Fai Cisl, Consorzio Marche Verdi, Legambiente Marche, Crea, Radici, Csv Marche, Forum Terzo Settore Marche, Pefc, Dvc, un’ampia rete che testimonia l’importanza strategica dell’evento per il rilancio socio-economico delle aree interne e per la costruzione di un futuro più equo e sostenibile per l’Italia.
L’iniziativa mira a stimolare un cambio di paradigma, passando da una visione di sfruttamento delle risorse a una gestione partecipata e responsabile, capace di valorizzare il capitale umano e naturale del territorio.








