Il tessuto economico e sociale delle aree interne e dei territori colpiti dal sisma 2016 necessita di una profonda riqualificazione, e il turismo lento si configura come uno strumento cruciale per una rigenerazione complessa e sostenibile.
Guido Castelli, commissario straordinario per la ricostruzione e la rigenerazione sisma 2016, ha delineato, in un recente incontro con Confartigianato Macerata-Ascoli Piceno-Fermo, le nuove strategie di finanziamento e le opportunità emergenti per imprese e comunità locali.
Il fulcro delle iniziative risiede nel Programma Cammini, un investimento di 30 milioni di euro destinato a rivitalizzare tre percorsi storici e culturali di rilevanza regionale: il Cammino Francescano della Marca, la Via Lauretana e il Cammino dei Cappuccini.
Questo programma non si limita al mero ripristino di infrastrutture, ma mira a creare un’offerta turistica integrata e di qualità, capace di attrarre un pubblico sensibile alla scoperta autentica del territorio.
Un contributo di 5 milioni di euro è specificamente indirizzato alle imprese che operano lungo questi cammini, incentivando interventi volti a migliorare l’accoglienza, l’innovazione dei servizi offerti e la creazione di esperienze memorabili per il visitatore.
Si promuove così una filiera turistica a misura di ospite, che valorizzi le eccellenze locali e stimoli la creazione di nuovi posti di lavoro.
In parallelo, una dotazione di 5 milioni di euro è stata stanziata a sostegno delle micro e piccole imprese, con un’attenzione particolare per il cratere sismico, dove il 50% dei fondi è riservato.
Questa misura ambiziosa vuole favorire non solo la sopravvivenza delle imprese esistenti, ma anche il rientro di professionisti e giovani talenti nelle aree colpite, invertendo la tendenza alla spopolazione.
L’ampio ventaglio di settori ammissibili – manifatturiero, trasformazione dei prodotti agricoli, servizi (inclusi turismo e sport), commercio – riflette la volontà di stimolare una crescita diversificata e inclusiva.
I contributi, che possono coprire fino al 70% delle spese ammissibili, con un intervallo tra i 30.000 e i 400.000 euro, rappresentano un importante incentivo per le imprese che intendono avviare progetti di sviluppo e innovazione.
Questa strategia di rilancio territoriale, incentrata sul turismo lento e sostenibile, non si limita a fornire risorse finanziarie, ma promuove un approccio olistico che coinvolge attivamente le comunità locali, le istituzioni e il settore privato.
Si tratta di un investimento nel futuro del territorio, che mira a creare un circolo virtuoso di sviluppo economico, sociale e culturale, in grado di contrastare lo spopolamento, valorizzare le risorse locali e promuovere un’immagine positiva del territorio.
L’obiettivo finale è quello di costruire un modello di sviluppo resiliente, capace di affrontare le sfide future e di garantire un futuro prospero per le generazioni a venire.