giovedì 18 Settembre 2025
24.1 C
Ancona

Acqua Marche: Clementi lancia l’allarme ai candidati

La crescente domanda di risorse idriche, in contrasto con un’offerta sempre più ridotta, pone la gestione dell’acqua come una sfida complessa che trascende la mera tutela ambientale.
La questione richiede un’analisi che integri il valore intrinseco della risorsa con le sue implicazioni socio-economiche, e che garantisca la sostenibilità del servizio per le comunità.
Questo è il fulcro del monito lanciato da Moreno Clementi, Direttore Generale di Viva Servizi, società in controllo pubblico che amministra il servizio idrico integrato in 43 comuni delle province di Ancona e Macerata, rivolgendosi ai candidati alla presidenza delle Marche durante un’assemblea straordinaria ad Ancona.
L’incontro, che ha visto la partecipazione di rappresentanti di diverse forze politiche, ha offerto una panoramica della situazione attuale e delle sfide future.

Accanto ai candidati principali, Francesco Acquaroli e Matteo Ricci, delegati a rappresentarli i consiglieri Goffredo Brandoni (Fratelli d’Italia) e Thomas Braconi (Partito Democratico), hanno preso parola Lidia Mangani (Partito Comunista Italiano), Claudio Bolletta (Democrazia Sovrana e Popolare), e Beatrice Marinelli (Evoluzione della Rivoluzione).

L’assenza di Francesco Gerardi, candidato di Forza del Popolo, ha segnato un vuoto nel dibattito.

Clementi ha illustrato la portata del servizio gestito da Viva Servizi, che serve una popolazione di circa 400.000 persone, e ha sottolineato l’urgente necessità di investimenti significativi.

“Necessitiamo di trenta milioni di euro, con una dotazione annuale di circa dieci milioni” ha dichiarato, evidenziando come l’inadeguatezza delle risorse possa compromettere la realizzazione di progetti cruciali.
L’auspicio di una tariffa unica regionale, pur riconosciuta come difficile da raggiungere, è stato riformulato come un obiettivo politico da perseguire attraverso un confronto aperto e costruttivo con tutti gli operatori del settore.
Il formato dell’assemblea, che ha previsto interventi a sorte di durata limitata (cinque minuti), ha permesso ai candidati di esporre le proprie proposte.
Brandoni ha evidenziato i risultati ottenuti dalla giunta di centrodestra negli ultimi anni, sottolineando l’impegno finanziario destinato al servizio idrico integrato attraverso i programmi 2021-2027.
Ha inoltre suggerito la possibilità di procedere rapidamente con bandi di gara per accelerare l’implementazione di interventi specifici.

Marinelli ha focalizzato la sua attenzione sulla necessità di evitare aumenti tariffari, giudicati penalizzanti per i cittadini, e ha ribadito l’importanza di investimenti strategici nelle infrastrutture idriche, pur riconoscendo l’entità delle risorse necessarie.
Braconi ha invece ribadito l’importanza di mantenere la gestione dell’acqua in mani pubbliche, proponendo l’esplorazione di nuove fonti di approvvigionamento.

Bolletta ha proposto la creazione di un’unica azienda regionale per la gestione del servizio, mentre Mangani, in una prospettiva critica verso modelli preesistenti, ha invitato a superare l’approccio pubblico-privato e a reinvestire gli utili generati nell’azienda per migliorare la qualità del servizio offerto alla comunità.
Il dibattito ha messo in luce la complessità della sfida e le diverse sensibilità politiche coinvolte nella gestione di una risorsa vitale per il futuro delle Marche.

- pubblicità -
- pubblicità -
- pubblicità -
- pubblicità -