venerdì 3 Ottobre 2025
13.8 C
Ancona

Algoritmo predice le elezioni: l’innovazione dall’Università di Macerata

Un’innovativa metodologia algoritmica, sviluppata da un team di ricercatori dell’Università di Macerata, ha dimostrato un’impressionante capacità di previsione nell’ambito delle elezioni regionali nelle Marche, raggiungendo una precisione paragonabile, se non superiore, ai tradizionali sondaggi d’opinione.

La rivelazione è avvenuta a urne concluse, durante il convegno finale del progetto di ricerca RightNets, ospitato presso la Facoltà di Giurisprudenza della Sapienza di Roma.
Al cuore di questa svolta risiede l’ingegno del professor Emanuele Frontoni, informatico maceratese, che ha guidato il team nell’implementazione di sofisticate tecniche di analisi dei dati provenienti dalle interazioni online, in particolare su piattaforme come X (precedentemente Twitter) e Facebook.

Il modello predittivo è stato costruito monitorando in tempo reale il flusso di informazioni e le dinamiche comunicative che hanno caratterizzato la campagna elettorale, offrendo una lettura inedita del sentire popolare.
Il progetto RightNets – acronimo di “Normative and Digital Solutions to Counter Threats during National Election Campaigns” – rappresenta un’iniziativa europea volta a contrastare la disinformazione online e a comprendere le strategie di digital campaigning. Finanziato dall’Unione Europea ed orchestrato dall’Università di Macerata sotto la direzione del costituzionalista Giovanni Di Cosimo, il progetto ha favorito la collaborazione interdisciplinare tra giuristi ed esperti di data science.

Un’unità di ricerca proveniente dalla Sapienza Università di Roma, guidata da Francesco Bilancia, ha contribuito attivamente al suo sviluppo.

Il convegno ha visto la partecipazione di figure di spicco a livello internazionale, tra cui Bernt Schiele, rinomato esperto in Computer Vision e Machine Learning del Max-Planck Institut für Informatik.

Il dibattito si è focalizzato sull’impatto dei nuovi strumenti regolatori europei, in particolare il Digital Services Act (DSA) e il regolamento sulla pubblicità politica, esaminandone l’efficacia nel contrastare la manipolazione dell’opinione pubblica.
Un punto cruciale è stato dedicato all’etica e alle implicazioni legali del web scraping come strumento di analisi delle interazioni politiche online, sollevando interrogativi sulla trasparenza e il rispetto della privacy.
La giornata conclusiva è stata dedicata a una tavola rotonda dedicata ai rischi connessi alla disinformazione digitale, coinvolgendo accademici ed esperti provenienti da Agcom (Autorità per le Comunicazioni) e Antitrust.
L’obiettivo era tracciare nuove strategie per individuare, valutare e mitigare gli effetti perversi della diffusione di notizie false o tendenziose, con un focus sull’importanza di promuovere l’alfabetizzazione digitale e la capacità di pensiero critico tra i cittadini.
Il progetto RightNets, dunque, non si limita a una previsione elettorale, ma si configura come un esperimento pilota per la costruzione di un ecosistema informativo più resiliente e consapevole.

- pubblicità -
- pubblicità -
- pubblicità -
- pubblicità -