Un acceso confronto ha scosso la recente seduta del Consiglio Comunale di Ancona, culminata in un’interruzione improvvisa e in un dibattito complesso che ha toccato temi cruciali per la comunità locale. L’episodio, originato dalla discussione sull’installazione di un’antenna telefonica nel quartiere Vallemiano, ha messo a galla tensioni latenti tra cittadini, amministrazione e enti regolatori, rivelando un profondo dissenso rispetto a decisioni che impattano direttamente sulla qualità della vita degli anconetani.L’interrogazione urgente presentata dal consigliere del Partito Democratico, Andrea Vecchi, mirava a sollecitare una rivalutazione della posizione dell’antenna, considerata la forte opposizione espressa dai residenti. Vecchi ha espresso la necessità di esplorare alternative, suggerendo uno spostamento in un’area con minore impatto abitativo, al fine di conciliare le esigenze di sviluppo infrastrutturale con la tutela del benessere della popolazione. La risposta dell’assessora ai Servizi Sociali e al Welfare, Manuela Caucci, ha evidenziato la conformità del progetto alle normative vigenti, con il parere favorevole rilasciato dall’ARPA e dall’ENAC, e l’impegno del Comune a valutare soluzioni di co-ubicazione. Tuttavia, la sua replica non è riuscita a placare le preoccupazioni dei cittadini, sfociate nell’interruzione della seduta da parte di un residente del quartiere Vallemiano.L’intervento del cittadino, animato da un legittimo timore per la salute propria e dei suoi concittadini, ha interrotto bruscamente i lavori, richiedendo un momento di riflessione e un’immediata gestione della situazione da parte delle autorità comunali. La successiva ripresa dei lavori, resa possibile grazie all’intervento della polizia locale e alla mediazione del Presidente del Consiglio Comunale, Simone Pizzi, ha permesso la prosecuzione del dibattito, focalizzandosi su un altro tema di cruciale importanza per la collettività: la mancata erogazione del Contributo di Autonoma Sistemazione (CAS) per le famiglie sfollate a seguito delle scosse sismiche che hanno colpito Ancona nel novembre 2022.In risposta all’interrogazione urgente presentata dalla consigliera del PD, Susanna Dini, il vicesindaco Giovanni Zinni ha garantito la certezza della proroga del contributo statale, sottolineando l’importanza fondamentale della ricostruzione degli immobili danneggiati e la necessità di un impegno continuo per sostenere le famiglie colpite dal disastro. Questo aspetto del dibattito ha rivelato una frattura profonda tra le aspettative dei cittadini e la capacità dell’amministrazione di rispondere tempestivamente alle loro esigenze, evidenziando la complessità della gestione di emergenze che richiedono una sinergia efficace tra enti locali, istituzioni nazionali e comunità interessate. L’episodio del Consiglio Comunale di Ancona si configura quindi come un campanello d’allarme, che invita a una maggiore trasparenza nei processi decisionali, un dialogo più aperto con la cittadinanza e un’attenzione costante al benessere collettivo.
Ancona, scontri al Comune: antenna e CAS al centro del caos
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