A un anno dalla scomparsa di Arnaldo Forlani, il pensiero si rivolge a una figura cardine del panorama politico italiano, un uomo che ha incarnato un ideale di servizio pubblico e di coerenza democratica.
L’omaggio dell’assessore regionale Giacomo Bugaro non è semplicemente un ricordo, ma un’analisi di un’eredità politica densa di significato, profondamente radicata nel territorio marchigiano da cui Forlani proveniva.
Forlani, nato nell’austera stagione del 1925, ha rappresentato un ponte tra la tradizione e l’innovazione, tra la concretezza del mondo contadino e le sfide complesse della politica nazionale e internazionale.
La sua parabola politica, che lo ha visto operare come parlamentare, segretario della Democrazia Cristiana, Presidente del Consiglio e Ministro degli Affari Esteri, è stata caratterizzata da un approccio pragmatico e dialogico, in netta contrapposizione alle derive ideologiche che spesso hanno segnato quel periodo.
La sua visione politica non era quella di un leader carismatico, ma di un costruttore paziente, consapevole che la stabilità del Paese dipendeva dalla capacità di trovare un equilibrio tra forze diverse, di ascoltare le esigenze dei territori e di promuovere un dialogo costruttivo con la comunità europea e con il mondo.
La sua attenzione verso le giovani generazioni, un tratto distintivo del suo operato, rifletteva una profonda convinzione nel potenziale del futuro e nella necessità di formare cittadini responsabili e consapevoli.
In un’epoca segnata da tensioni politiche e da crisi istituzionali, Forlani ha saputo mantenere una compostezza ammirevole, un atteggiamento misurato che testimoniava la sua profonda lealtà verso le istituzioni e la sua consapevolezza del valore inestimabile della loro credibilità.
Questa sua capacità di incarnare un modello di leadership basato sulla responsabilità e sull’equilibrio rappresenta un esempio ancora oggi di grande attualità, in un contesto politico spesso dominato da superficialità e da polarizzazioni.
L’assessore Bugaro, che ha avuto modo di conoscere Forlani a livello personale, ne sottolinea la profondità umana e la ricchezza intellettuale, al di là della sua indiscussa statura politica.
Un rapporto di amicizia costruito su conversazioni stimolanti, consigli preziosi e momenti di profonda umanità, che hanno permesso di apprezzare appieno la complessità di un uomo che ha dedicato la sua vita al servizio del Paese.
Celebrare la memoria di Arnaldo Forlani significa onorare un patrimonio di valori, un esempio di dedizione, di coerenza e di pragmatismo che continua a ispirare e a guidare.
La sua eredità vive nelle Marche, terra a cui era profondamente legato, e nel Paese intero, un patrimonio di saggezza e di ispirazione per le future generazioni di politici e cittadini.
L’omaggio di Bugaro è un invito a riflettere su un modello di politica che pone al centro il bene comune e il rispetto delle istituzioni, un esempio luminoso che merita di essere ricordato e tramandato.







