cityfood
cityeventi
domenica 26 Ottobre 2025

Ascoli Piceno: Commemorati i caduti, riflessioni sulla guerra e la memoria.

La solenne commemorazione dell’82° anniversario del 3 ottobre ha vibrato di significato, unendo oltre duecento studenti di ogni ordine e grado in una rievocazione che ha permeato la piazza Roma, con il suo monumento ai Caduti, e il Sacrario di Colle San Marco.
Un’occasione per onorare il coraggio e il sacrificio che valsero alla provincia di Ascoli Piceno e alla città l’alta onorificenza della medaglia d’oro al valor militare per attività partigiana.

Il Prefetto Sante Copponi, nel suo discorso, ha sapientemente colto il profondo legame tra il sacrificio di quei giovani e la genesi della Repubblica Democratica.

Ha evidenziato come la Resistenza, non solo come azione militare, ma come espressione di una profonda coscienza collettiva, abbia contribuito in modo cruciale alla rinascita nazionale.
Ha sottolineato come i valori di fratellanza, solidarietà, giustizia sociale, sanciti nella Costituzione, debbano guidare l’agire quotidiano di ogni cittadino e di ogni istituzione.
Un monito a non dimenticare che la democrazia non è un dato acquisito, ma una conquista fragile che richiede costante impegno e vigilanza.
Il Consigliere Provinciale Antonio Riccio, portavoce dell’Amministrazione, ha lanciato un’amara riflessione sul presente, segnato da un’inquietante ritorno di conflitti in Europa e Medio Oriente, e dalla drammatica situazione umanitaria che affligge il popolo palestinese.

Un’emergenza che interpella la coscienza universale e ci spinge a interrogarci sul significato stesso di umanità.

La sua osservazione ha proiettato la commemorazione oltre i confini del passato, rendendola un’occasione per riflettere sulle sfide del nostro tempo.
L’Assessora Comunale Donatella Ferretti ha richiamato, attraverso il riferimento al libro “La città e il colle”, la memoria storica dei fatti avvenuti in Piceno durante la Resistenza, un racconto intriso di dolore e di speranza, un tributo ai giovani che, con il loro sacrificio, hanno contribuito a forgiare gli ideali di democrazia e libertà che costituiscono la pietra angolare della nostra Costituzione.

Rita Forlini, presidente provinciale dell’ANPI, ha infine sottolineato l’importanza di mantenere vive le memorie legate a quei luoghi e a quei nomi, pilastri identitari della nostra terra.

Ha lanciato un appello ai giovani, affinché possano raccogliere l’eredità di quel sacrificio, erigendola a baluardo contro nuove forme di oppressione e cupidigia espansionistica.
La trasmissione di questa memoria non è solo un dovere verso il passato, ma una necessità urgente per costruire un futuro di pace, libertà e dignità umana, un futuro in cui la scelta di difendere questi valori sia pervasa di consapevolezza e determinazione.

- pubblicità -
- pubblicità -
- pubblicità -
- pubblicità -
Sitemap