martedì 9 Settembre 2025
26.9 C
Ancona

Bocchino a Ancona: L’Italia è di destra, tra distanza e contro-narrazioni.

“Lontano, ma non assente.

” Con questa constatazione Italo Bocchino ha aperto la presentazione del suo libro, “Perché l’Italia è di destra.

Contro le bugie della sinistra”, presso l’Hotel Passetto di Ancona.
Un evento che, pur mantenendo un profilo relativamente discreto, ha segnato un’ulteriore tappa nella campagna elettorale regionale, innescata dalle ambizioni di Francesco Acquaroli, presidente uscente delle Marche e candidato per il centrodestra.

L’introduzione di Bocchino, esponente di spicco della comunicazione politica e intellettuale di riferimento per la coalizione, ha evidenziato una distanza strategica, un’osservazione distaccata che, paradossalmente, lo ha posto al centro delle narrazioni avversarie.

La sua assenza fisica, lungi dall’attenuare la sua influenza, sembrava averla amplificata, alimentando speculazioni e ricostruzioni mediatiche.
L’intervista, condotta da Guido Castelli, figura chiave nella gestione della complessa ricostruzione post-terremoto del 2016, e da Giacomo Bugaro, candidato indipendente nel circuito di Fratelli d’Italia, ha fornito un’occasione per Bocchino di esporre le fondamenta concettuali del suo libro.
Piuttosto che una semplice difesa del centrodestra, l’opera si configura come un’analisi critica delle radici culturali, storiche e politiche che, a suo avviso, plasmano l’identità italiana e la sua propensione verso una visione conservatrice.
Bocchino non si è limitato a una mera elencazione di dati o argomentazioni ideologiche.
Ha cercato di individuare i punti di rottura, le distorsioni e le manipolazioni che, a suo dire, la sinistra politica ha perpetrato nel corso del tempo, offuscando la comprensione del reale sentire popolare.
Ha contestato la lettura “progressista” della storia, proponendo una contro-narrazione che valorizza le tradizioni, la famiglia, il ruolo della religione e il senso di appartenenza alla comunità nazionale.

La presentazione del libro si è rivelata un’occasione per affrontare temi cruciali per il dibattito pubblico, come la crisi demografica, l’immigrazione, la sicurezza e il futuro dell’economia italiana.

Bocchino ha sostenuto la necessità di politiche che promuovano la natalità, proteggano i confini, rafforzino il tessuto sociale e incentivino l’imprenditorialità.
Ha criticato il multiculturalismo e l’iper-liberalismo, invocando un ritorno a valori ritenuti fondamentali per la stabilità e la prosperità del Paese.

In sintesi, l’evento non è stato solo una presentazione di un libro, ma un’occasione per riaffermare un’identità culturale e politica, per contrastare una visione del mondo percepita come estranea alla realtà italiana e per proporre una prospettiva alternativa per il futuro delle Marche e dell’Italia intera, con un’attenzione particolare alla necessità di recuperare una memoria storica condivisa e un senso di responsabilità collettiva.

- pubblicità -
- pubblicità -
- pubblicità -
- pubblicità -