“La mia scelta elettorale nelle Marche rappresenterebbe un atto di profonda riflessione, un’espressione di valori che mi vedono distante da politiche percepite come superficiali o intrinsecamente problematiche.
“Così Carlo Calenda, leader del partito Azione, ha esplicitato, in un intervento a margine della festa nazionale dei Giovani di Forza Italia tenutasi a San Benedetto del Tronto, in Ascoli Piceno.
Le sue parole, in risposta a un quesito riguardante le imminenti elezioni regionali del 28 e 29 settembre, delineano un approccio critico e autonomo, ben al di là di una semplice affermazione di voto.
L’affermazione di Calenda non si limita a un rifiuto categorico.
Essa implica una valutazione più ampia, un’analisi delle proposte candidate e delle loro implicazioni concrete per il territorio marchigiano.
Il riferimento esplicito al reddito di cittadinanza non va inteso come una condanna assoluta del concetto di sostegno al reddito, ma piuttosto come un segnale d’allarme rispetto a implementazioni che potrebbero risultare inefficaci, insostenibili o addirittura controproducenti per l’inclusione lavorativa e la dignità delle persone.
La posizione contraria ai termovalorizzatori, invece, riflette una sensibilità verso le problematiche ambientali e la necessità di perseguire modelli di gestione dei rifiuti più sostenibili, circolari e innovativi, che privilegino il riciclo, la riduzione alla fonte e la valorizzazione delle biomasse in modo responsabile e trasparente.
L’opposizione alle infrastrutture, a sua volta, non esclude necessariamente lo sviluppo del territorio, ma suggerisce un approccio più attento alla pianificazione, alla valutazione dell’impatto ambientale e sociale, e alla partecipazione attiva delle comunità locali.
Si tratta di una richiesta di infrastrutture che siano realmente funzionali al benessere collettivo, che non compromettano il paesaggio e che siano in linea con gli obiettivi di transizione ecologica.
È importante sottolineare che, come Calenda stesso ha precisato, si tratta di un’opinione personale, un’espressione di un pensiero autonomo che si colloca in un contesto più ampio di riflessione politica.
Non si tratta di un giudizio definitivo su un intero schieramento o programma elettorale, ma di un invito a una maggiore consapevolezza e responsabilità da parte di tutti gli attori coinvolti nel processo decisionale.
La sua dichiarazione, in definitiva, stimola un dibattito più profondo sulle sfide che attendono le Marche e sull’importanza di scelte politiche coraggiose e lungimiranti.