La questione dell’accesso alla casa per le famiglie in difficoltà nelle Marche è diventata un terreno di scontro politico, con accuse di miopia e priorità distorte rivolte all’amministrazione regionale guidata da Acquaroli.
Il consigliere Antonio Mastrovincenzo, esponente del Partito Democratico, ha denunciato il rifiuto, reiterato, di stanziare risorse adeguate per il sostegno agli affitti, definendo la posizione della destra “una contraddizione stridente tra proclami patriottici e azioni concrete”.
L’episodio recente, oggetto della denuncia, riguarda il respingimento di una mozione presentata dallo stesso Mastrovincenzo durante una seduta del Consiglio regionale.
La mozione mirava a vincolare la giunta a destinare una somma consistente nel prossimo bilancio di previsione per il supporto alle famiglie in affitto, un intervento considerato cruciale per contrastare la crescente precarietà abitativa che affligge la regione.
Questa decisione si inserisce in un quadro più ampio di scelte politiche che, a detta del consigliere, riflettono una visione distorta delle priorità sociali.
L’azzeramento, nel 2022, del fondo nazionale dedicato al sostegno degli affitti da parte del governo Meloni è stato citato come un precedente significativo, sottolineando una tendenza a disinvestire in misure di protezione sociale essenziali.
È importante ricordare che, in passato, le Marche avevano potuto contare su un finanziamento di quasi 8 milioni di euro attraverso questo fondo nazionale.
Durante la crisi pandemica del 2020, la giunta regionale di centrosinistra aveva dimostrato una maggiore sensibilità alla questione, destinando oltre 4 milioni di euro in aggiunta alle risorse nazionali, un segnale di impegno concreto verso le fasce più vulnerabili della popolazione.
La problematica abitativa, secondo Mastrovincenzo, non è più un fenomeno marginale, ma si configura come uno dei principali fattori che contribuiscono alla nuova povertà nelle Marche.
Essa si intreccia con una serie di criticità socio-economiche quali la carenza di reddito disponibile, l’accesso limitato a cure sanitarie adeguate, la mancanza di assistenza sociale efficiente e l’inadeguatezza dell’istruzione offerta.
In sostanza, la difficoltà di trovare e mantenere un alloggio dignitoso aggrava la precarietà esistenziale di intere famiglie, compromettendo il loro benessere e le loro prospettive di futuro.
La denuncia di Mastrovincenzo si conclude con un appello alla giunta Acquaroli affinché riveda le proprie priorità e offra risposte concrete alle famiglie marchigiane che versano in condizioni di fragilità.
L’auspicio è che si tratti di un segnale di cambiamento, un atto di responsabilità sociale volto a garantire a tutti i cittadini il diritto fondamentale a una casa.







