La recente approvazione, in sede di Consiglio Regionale, di una legge di revisione e ampliamento della Consulta delle Professioni Sanitarie rappresenta un momento cruciale per il sistema sanitario regionale, segnando un significativo passo avanti nel riconoscimento del ruolo e nella valorizzazione delle competenze professionali che lo sostengono.
La decisione, presa con voto unanime, modifica la legge regionale del 2010, ridefinendo gli assetti e le modalità di funzionamento di un organismo destinato a divenire un punto di riferimento imprescindibile per il confronto e la collaborazione.
L’iniziativa, sostenuta dal gruppo consiliare di Fratelli d’Italia e promossa dal consigliere Nicola Baiocchi, introduce una riorganizzazione sostanziale della Consulta, ampliandone la composizione con l’inserimento di quattordici membri, figure chiave provenienti dalle diverse discipline sanitarie.
Questa revisione non è un mero adeguamento formale, ma un atto di profonda riflessione sulle esigenze emergenti del sistema sanitario e sulla necessità di garantire una rappresentanza qualificata e diversificata.
Nello specifico, la composizione della Consulta si arricchisce con: cinque rappresentanti eletti dagli Ordini provinciali delle Professioni Infermieristiche, a testimonianza della centralità del ruolo infermieristico nella cura del paziente; due membri designati dall’Ordine regionale delle Ostetriche, sottolineando l’importanza della specializzazione in ambito materno-infantile; cinque esponenti provenienti dall’Ordine dei Tecnici Sanitari di Radiologia Medica e delle Professioni Sanitarie Tecniche, della Riabilitazione e della Prevenzione, che contribuiscono con competenze specifiche e multidisciplinari; e, infine, un rappresentante dell’Ordine della professione di Fisioterapista, a garanzia di una visione completa del percorso riabilitativo.
Questa revisione legislativa, come sottolineato dal promotore dell’iniziativa, Nicola Baiocchi, va ben oltre una semplice formalizzazione.
Essa costituisce un atto di riconoscimento del valore imprescindibile delle professioni sanitarie tecniche, della prevenzione, della riabilitazione e dell’assistenza infermieristica e ostetrica, elementi costitutivi dell’architrave del Servizio Sanitario Pubblico.
In un contesto caratterizzato da crescenti pressioni e sfide, questa norma incarna un approccio responsabile e orientato al futuro, volto a rafforzare il dialogo e la collaborazione tra le diverse figure professionali, promuovendo al contempo l’innovazione e la qualità delle cure offerte alla cittadinanza.
L’obiettivo primario è quello di costruire un sistema sanitario più efficiente, equo e capace di rispondere in modo efficace alle esigenze di salute della popolazione, valorizzando appieno il contributo di tutti gli operatori sanitari.