venerdì 19 Settembre 2025
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Corinaldo: Stop ai farmaci israeliani, un atto di solidarietà

A Corinaldo, un piccolo comune nelle Marche, si concretizza un atto di profonda valenza politica e sociale.

In seguito all’approvazione di una mozione consiliare, frutto di un’iniziativa minoritaria ampiamente supportata e poi votata all’unanimità, il comune ha deciso di interrompere l’acquisto e la distribuzione di farmaci prodotti da aziende israeliane presso la farmacia comunale.

La decisione, annunciata dall’amministrazione guidata dal sindaco Gianni Aloisi, trascende una mera azione amministrativa, configurandosi come una dichiarazione di intenti e un impegno concreto verso i principi di giustizia e solidarietà internazionale.
L’azione diretta riguarda la cessazione degli ordini a Teva Pharmaceutical Industries, un colosso farmaceutico con sede in Israele, da cui la farmacia comunale aveva precedentemente acquistato forniture per un valore significativo: 9.155 euro nel corso del 2024 e oltre 10.200 euro nei primi mesi del 2025.

L’amministrazione ha garantito che la sospensione dell’acquisto non comporterà alcun onere aggiuntivo per i cittadini, assicurando l’impiego di farmaci equivalenti e altrettanto efficaci.

Questa scelta, definita “non simbolica” dall’amministrazione comunale, si inserisce in un contesto più ampio di sostegno al riconoscimento dello Stato di Palestina e riflette una profonda riflessione etica sui legami commerciali con un paese coinvolto in un conflitto dalle complesse implicazioni umanitarie.
La decisione non è intesa come una presa di posizione unilaterale, ma come un contributo, seppur modesto, alla costruzione di un futuro pacifico e giusto per il popolo palestinese.

Il Comune di Corinaldo sottolinea la consapevolezza dei propri limiti: un gesto isolato, pur significativo, non può da solo risolvere una situazione globale complessa.
Tuttavia, l’amministrazione è convinta che anche le azioni più piccole, quando motivate da principi solidi e condivise, possano generare un effetto moltiplicatore, ispirando altre comunità e promuovendo un cambiamento positivo.

L’atto di Corinaldo si propone, pertanto, come un esempio di responsabilità civica e coerenza politica, un invito ad altre realtà italiane a riflettere sull’impatto delle proprie scelte in un mondo interconnesso e a operare, laddove possibile, in linea con i valori di pace, giustizia e rispetto dei diritti umani.

La farmacia comunale diventa, così, un punto di convergenza tra assistenza sanitaria e impegno sociale, un luogo dove la cura della persona si coniuga con la cura del mondo.

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