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Disagio giovanile nelle Marche: smantellato l’Osservatorio, allarme Nobili.

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La recente escalation di violenza giovanile che ha colpito Ancona e altri centri delle Marche ha riacceso i riflettori su una questione cruciale: la gestione del disagio adolescenziale e giovanile a livello regionale.
L’interrogazione urgente presentata dal consigliere Andrea Nobili, esponente di Alleanza Verdi Sinistra e vicepresidente della commissione Sanità e Politiche sociali, alla Giunta Acquaroli, solleva un campanello d’allarme particolarmente grave: la dismissione, avvenuta in circostanze poco chiare, dell’Osservatorio regionale sul disagio adolescenziale e giovanile.

La decisione di smantellare tale struttura rappresenta una perdita strategica per il territorio marchigiano.
L’Osservatorio non era semplicemente un archivio di dati, ma una vera e propria cabina di regia multidisciplinare, capace di raccogliere e integrare informazioni provenienti da fonti cruciali: scuole, servizi sanitari, servizi sociali e giustizia minorile.
La sua funzione era quella di orchestrare un quadro complessivo, monitorando trend, individuando fattori di rischio latenti e, soprattutto, orientando le politiche pubbliche in modo proattivo e mirato.
La scomparsa dell’Osservatorio, con la sua capacità di analisi e prevenzione, si inserisce in un contesto più ampio di smantellamento di strumenti di monitoraggio sociale.
Andrea Nobili, nel suo ruolo precedente di Garante regionale dei diritti, aveva riconosciuto nel 2019 l’importanza di tale osservatorio, attivandolo proprio per rispondere alla crescente necessità di politiche sociali mirate.

La sua insistenza su questo tema, protrattasi anche durante la campagna elettorale, testimonia una consapevolezza profonda della fragilità giovanile e delle sue implicazioni per la sicurezza e il futuro della regione.
L’interrogazione di Nobili non si limita a criticare la scelta della Giunta, ma propone un’azione concreta: il ripristino dell’Osservatorio e la creazione di un tavolo interistituzionale.
Questo tavola dovrebbe riunire le diverse realtà coinvolte nel benessere dei giovani, per ristabilire una governance seria e responsabile, in grado di affrontare le sfide complesse che si presentano.

La situazione appare ancora più drammatica se si considera che altre regioni italiane hanno rafforzato i propri sistemi di monitoraggio e intervento precoce, mentre le Marche hanno scelto di disattivare uno strumento essenziale proprio nel momento di maggiore necessità.

La denuncia di Nobili, diretta e senza compromessi, non esita a definire questa scelta “irresponsabile.

“È fondamentale comprendere che gli episodi di violenza non sono fenomeni spontanei e isolati.

Sono il sintomo di un disagio profondo e diffuso, che da tempo viene segnalato da scuole, operatori sanitari e servizi sociali.

La dismissione dell’Osservatorio, quindi, non è solo un errore burocratico, ma una potenziale accelerazione di un processo negativo con conseguenze sulla sicurezza e sul futuro delle giovani generazioni.
L’interrogazione rappresenta un appello urgente alla Giunta, affinché riveda la sua decisione e restituisca al territorio uno strumento indispensabile per affrontare il disagio giovanile in modo efficace e responsabile.

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