Il documento di programmazione economica finanziaria triennale 2026-2028, presentato alla discussione e successiva approvazione del Consiglio regionale delle Marche, si configura come un atto amministrativo improntato a principi guida quali la responsabilità gestionale, la prudenza allocativa, l’efficienza operativa e l’efficacia dei risultati.
L’assessora regionale al Bilancio, Francesca Pantaloni, ha sottolineato come questo approccio rifletta una volontà di fondare le scelte strategiche su basi solide e durature, in un contesto economico globale caratterizzato da incertezza e volatilità.
L’elaborato, più che un mero bilancio, rappresenta una visione di lungo periodo, una cornice entro cui orientare gli investimenti e le priorità della regione.
L’assessora ha precisato che la struttura finanziaria è stata concepita per rispondere alle pressanti necessità del territorio, focalizzando l’attenzione su aree cruciali per lo sviluppo regionale.
Un’analisi approfondita delle criticità emergenti ha permesso di indirizzare risorse significative fin dalle prime fasi della programmazione, garantendo una risposta tempestiva e mirata alle esigenze espresse.
Particolare enfasi è stata posta sui settori sociale, trasporti e sanità, ambiti che tradizionalmente richiedono interventi consistenti per garantire il benessere della popolazione e la coesione sociale.
Gli stanziamenti previsti, superiori a quelli dell’anno precedente, testimoniano un impegno concreto verso il miglioramento dei servizi offerti e la riduzione delle disuguaglianze.
Questa scelta non è casuale, ma il risultato di una valutazione attenta delle dinamiche demografiche, economiche e sociali che caratterizzano il territorio marchigiano.
L’attenzione alla nuova generazione emerge come elemento centrale della strategia regionale.
L’assessora ha esplicitamente riconosciuto che il futuro della regione è intrinsecamente legato al potenziale dei giovani.
Investire nell’istruzione, nella formazione professionale, nell’innovazione e nell’imprenditoria giovanile non è solo un imperativo etico, ma anche una necessità economica per garantire la competitività del territorio.
Un’economia dinamica e prospera si fonda sulla capacità di attrarre e trattenere talenti, offrendo opportunità di crescita professionale e personale.
Infine, il documento affronta con determinazione la problematica della violenza di genere, una piaga sociale che richiede un impegno costante e multidisciplinare.
Pur riconoscendo la necessità di risorse aggiuntive, l’assessora ha sottolineato l’importanza di un approccio sinergico e collaborativo con i Comuni e le associazioni del territorio, per comprendere a fondo le specifiche esigenze locali e massimizzare l’impatto degli interventi.
L’obiettivo è creare una rete di supporto efficace e capillare, in grado di prevenire, contrastare e contrastare la violenza sulle donne, promuovendo una cultura del rispetto e della parità di genere.
L’assestamento finanziario includerà dunque un’iniezione di risorse, ma ancor più importante sarà un approccio collaborativo e territorializzato, volto a ottimizzare l’utilizzo delle risorse disponibili e a garantire la massima efficacia delle azioni intraprese.







