Il Consiglio regionale delle Marche ha approvato, nell’atto finale della legislatura, un regolamento innovativo che ridefinisce e rafforza il ruolo degli ecomusei, infrastrutture culturali complesse e cruciali per lo sviluppo sostenibile del territorio.
Il provvedimento, frutto di un’iniziativa giuntale, si calibra sull’impianto della legge regionale del 2022, essa stessa dedicata alla promozione e alla definizione giuridica di questa peculiare forma di museo.
Lungi dall’essere semplici depositi di reperti, gli ecomusei marchigiani, come riconosciuto dalla normativa, sono laboratori di memoria collettiva.
Essi agiscono come veri e propri ponti tra passato, presente e futuro, intrecciando la tutela del patrimonio materiale – monumenti, tradizioni artigianali, paesaggi agrari – con la salvaguardia dell’intangibile: saperi, usi, costumi, linguaggi locali.
La peculiarità risiede nell’approccio partecipativo: la comunità locale non è un mero fruitore, ma un attore protagonista, co-creatore e custode del proprio patrimonio.
Il nuovo regolamento non si limita a una mera definizione di attività ammissibili, ma ne dettaglia i criteri di gestione, prevedendo un approccio olistico che tenga conto delle dinamiche ambientali, sociali ed economiche del territorio.
L’iscrizione all’elenco regionale, preludio al riconoscimento ufficiale, è subordinata a una verifica rigorosa, che richiede almeno due anni di attività continuativa, a testimonianza dell’impegno a lungo termine richiesto per la sostenibilità di un progetto ecomuseale.
La formulazione del regolamento è stata curata dalle consigliere Jessica Marcozzi (Forza Italia) e Marta Ruggeri (Movimento 5 Stelle), il cui contributo ha segnato un punto di incontro tra sensibilità politiche diverse, riconoscendo l’importanza strategica degli ecomusei per la costruzione di un’identità regionale forte, capace di coniugare sviluppo economico e tutela del patrimonio culturale e naturale.
Si tratta di un investimento sul futuro, un atto di riconoscimento del valore intrinseco di un modello museale che pone al centro la persona e il suo legame con il territorio, promuovendo un turismo responsabile e una cultura della comunità.
Il regolamento si pone quindi come strumento operativo per concretizzare la visione di una regione che valorizza le proprie radici e guarda al futuro con consapevolezza e sostenibilità.