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Giacomelli a 100 anni: Marche in Ombra, Un’ingiustizia Culturale

La mancata celebrazione adeguata del centenario di Mario Giacomelli, figura imprescindibile del patrimonio culturale marchigiano, rappresenta una grave omissione e una profonda ingiustizia, secondo quanto denunciato dal consigliere regionale del Partito Democratico, Maurizio Mangialardi.

L’approvazione tardiva e, per stessa ammissione, deludente del Piano Triennale della Cultura 2025-2027 amplifica questa preoccupazione, evidenziando una preoccupante mancanza di visione strategica da parte della Giunta Acquaroli.

L’anniversario del 2025, un momento cruciale per la valorizzazione di un artista di respiro internazionale, sembra essere stato deliberatamente ignorato.
Ricorda il consigliere che, già due anni fa, aveva presentato una proposta di legge – la n.
206 del 12 Luglio 2023 – per garantire un finanziamento di 25.000 euro specificamente dedicato alla celebrazione del centenario.

Un’iniziativa, inizialmente sostenuta anche da esponenti della stessa maggioranza, che però si è poi arenata, lasciando Giacomelli senza un riconoscimento formale da parte delle istituzioni regionali.

La ferita si aggrava quando si considera il contenuto del Piano Triennale stesso.
Il punto 3.2.2, dedicato alle celebrazioni di figure illustri, ignora completamente la presenza di Mario Giacomelli, mentre elenca altri personaggi, certamente meritevoli, ma la cui ricorrenza non presenta l’eco e l’impatto potenziale di un centenario come quello del fotografo senigalliese.

Questa omissione, lungi dall’essere una semplice dimenticanza, appare come una deliberata svalutazione del contributo artistico di Giacomelli.

È significativo notare il paradosso di una situazione in cui mostre dedicate a Giacomelli riscuotono un enorme successo a livello internazionale, arricchendo il panorama culturale di città come Roma, Milano, Parigi e New York, mentre nella sua regione natale l’artista sembra essere invisibile agli occhi delle istituzioni.
Questa disconnessità, definita con amarezza “nessuno è profeta in patria”, rivela una profonda inadeguazione e una carenza di sensibilità culturale da parte della governance regionale.

L’atto non si limita a una mera negligenza, ma si configura come un attacco all’identità culturale e alla memoria storica di Senigallia e delle Marche.
È un’occasione mancata per promuovere il turismo, stimolare lo sviluppo economico e valorizzare il lavoro di numerosi professionisti che operano nel settore della cultura.
La celebrazione del centenario di Mario Giacomelli avrebbe potuto rappresentare un volano di crescita per l’intera regione, offrendo una vetrina di eccellenza a livello nazionale e internazionale.

La mancata realizzazione di questo progetto è un danno irreparabile per il patrimonio culturale marchigiano e una grave ingiustizia nei confronti della memoria di un artista di eccezionale valore.

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