Nell’era contemporanea, il concetto stesso di sicurezza e la sua garanzia si sono radicalmente trasformati, delineando un panorama bellico profondamente diverso dalle precedenti epoche.
Non si tratta più esclusivamente di conflitti territoriali o scontri militari convenzionali.
Le nuove guerre, che permeano il XXI secolo, si combattono su fronti intangibili, in arene virtuali e cognitive, configurando una guerra ibrida che agisce nell’ombra, manipolando informazioni, erodendo percezioni e minando la fiducia reciproca.
Questa evoluzione, come giustamente sottolineato in occasione della Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate, impone una riflessione profonda sul ruolo e sulla natura stessa della difesa.
Il tema scelto per quest’anno, “Difesa, la forza che unisce”, trascende la semplice retorica propagandistica.
Rappresenta, invece, un principio cardine che informa ogni azione e decisione delle Forze Armate, un imperativo strategico che definisce il loro agire.
La difesa, in questa prospettiva, si configura come un collante sociale ed economico, un ponte che connette le diverse anime della nazione, superando le barriere geografiche e generazionali.
Collega le metropoli ai piccoli centri, riducendo il divario tra il centro decisionale e le realtà locali, creando un senso di appartenenza e di responsabilità condivisa.
L’unità che la Difesa è chiamata a costruire si fonda sulla fiducia.
Una fiducia che si conquista attraverso la trasparenza, la coerenza tra promesse e azioni concrete, e soprattutto, attraverso un comportamento eticamente irreprensibile, che rispetti i valori fondamentali della dignità umana e del diritto internazionale.
Proteggere, in questo senso, significa non solo garantire l’integrità del territorio nazionale e dei suoi cittadini, ma anche sostenere le comunità, offrire soccorso in caso di calamità, e promuovere un clima di sicurezza che favorisca lo sviluppo sociale ed economico.
Un aspetto cruciale di questa missione è la memoria.
Onorare i Caduti non è un mero atto cerimoniale, ma un dovere imprescindibile che alimenta l’identità della Difesa e della Repubblica.
Ricordare il sacrificio di coloro che hanno combattuto per la libertà e la sicurezza nazionale serve a tramandare i valori di coraggio, onore e dedizione, ispirando le nuove generazioni a difendere i principi fondamentali della convivenza civile.
La memoria dei Caduti è il fondamento stesso della nostra identità nazionale, un pilastro che sostiene la nostra capacità di affrontare le sfide del futuro.
In un mondo sempre più interconnesso e complesso, la Difesa deve evolvere costantemente, adattandosi alle nuove minacce e alle nuove tecnologie.
Ma al di là delle armi e delle strategie, ciò che conta è la capacità di costruire relazioni di fiducia, di promuovere la collaborazione e di incarnare i valori di unita, coraggio e dedizione al servizio della patria.
La vera forza della Difesa risiede nella sua capacità di essere un fattore di coesione sociale, un pilastro della democrazia e un baluardo della libertà.







