Nel cuore spirituale di Loreto, la Santa Casa ha accolto un significativo pellegrinaggio di amministratori pubblici in occasione di un evento giubilare volto a riflettere sul ruolo e la responsabilità di chi opera nel servizio del bene comune. La cerimonia, a cui hanno presenziato figure istituzionali di spicco, ha rappresentato un’opportunità di rinnovamento spirituale e di approfondimento etico per coloro che ricoprono cariche pubbliche a livello regionale, provinciale, comunale e locale.Oltre al Presidente del Consiglio regionale, Dino Latini, e ai consiglieri Mirko Bilò, Giovanni Dallasta, Anna Menghi, Renzo Marinelli, Antonio Mastrovincenzo e Romano Carancini, la partecipazione ha visto l’onorevole presenza del Presidente della Regione, Francesco Acquaroli, e del Presidente del Consiglio Comunale di Ancona, Simone Pizzi, testimoniando l’importanza attribuita all’evento a diversi livelli istituzionali.La giornata ha preso avvio con una solenne celebrazione liturgica nella Basilica inferiore, un momento di raccoglimento e di preghiera per invocare la benedizione divina sulle attività di governo e di amministrazione. Successivamente, una suggestiva processione ha accompagnato i partecipanti alla Santa Casa, simbolo di umiltà, fede e accoglienza, sottolineando il legame tra il servizio pubblico e i valori spirituali.Il cuore dell’iniziativa si è poi spostato in Aula Paolo VI, dove si è tenuto un profondo momento di riflessione. Esperti di calibro internazionale, il professor Luigino Bruni, noto per le sue riflessioni sull’economia civile e la dignità del lavoro, il professor Antonio Campiti, esperto di diritto amministrativo e governance, e l’avvocato Daniela Palladinetti, specializzata in etica pubblica e responsabilità amministrativa, hanno offerto spunti di analisi e proposte operative per un’amministrazione pubblica improntata a principi di trasparenza, legalità, efficienza e, soprattutto, al servizio del cittadino.La discussione si è focalizzata sulla necessità di un’amministrazione pubblica che superi la mera gestione burocratica per abbracciare una visione più ampia, orientata al bene comune e alla promozione dello sviluppo umano e sociale. Si è sottolineata l’importanza di un’etica pubblica che guidi le decisioni e le azioni degli amministratori, promuovendo la responsabilità, la partecipazione e la trasparenza. L’obiettivo ultimo è stato delineato come la creazione di un’amministrazione capace di ispirare fiducia, di favorire la coesione sociale e di contribuire alla costruzione di una società più giusta e solidale. Il Giubileo degli amministratori pubblici a Loreto ha rappresentato quindi non solo un’occasione di riflessione, ma anche un invito a un rinnovato impegno al servizio della comunità.