mercoledì 3 Settembre 2025
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Marche a nuovo: Acquaroli punta su innovazione e imprese.

Per affrontare le sfide complesse che il tessuto economico marchigiano si trova ad affrontare, il Presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, con l’ambizione di un secondo mandato, propone una strategia di sviluppo che trascende i successi passati, delineando tre pilastri fondamentali per un rilancio organico e mirato.
La visione, lungi dall’essere una mera prosecuzione, si configura come un’evoluzione strategica, volta a massimizzare l’impatto delle politiche regionali.

Il primo pilastro è la creazione di un ecosistema di innovazione integrato, un vero e proprio ponte tra il mondo accademico e il settore produttivo.

Non si tratta semplicemente di una piattaforma, ma di una rete dinamica che favorisca lo scambio di competenze, la condivisione di risorse e la collaborazione su progetti di ricerca e sviluppo.
L’obiettivo è stimolare la nascita di nuove imprese ad alto potenziale, attrarre investimenti esteri qualificati e migliorare la competitività delle aziende esistenti.
Questo ecosistema dovrebbe includere laboratori condivisi, programmi di tutoraggio per startup e iniziative di formazione specialistica, con un focus particolare sulle discipline STEM (Scienza, Tecnologia, Ingegneria e Matematica) e sulle nuove frontiere digitali.

Il secondo pilastro mira a rafforzare il ruolo strategico delle micro, piccole e medie imprese (MPMI), veri e propri motori dell’economia regionale.
L’azione non si limita al sostegno all’occupazione, ma si concentra sulla creazione di condizioni favorevoli alla crescita sostenibile e alla resilienza.

Ciò implica un approccio personalizzato, che tenga conto delle specificità di ogni settore e delle diverse esigenze delle imprese.
Tra le misure previste: semplificazione burocratica, accesso al credito agevolato, incentivi per l’assunzione di giovani e disoccupati, e supporto alla transizione ecologica e digitale.

Particolare attenzione sarà riservata alla promozione del lavoro femminile e giovanile, attraverso politiche mirate e incentivi alla formazione professionale.
Infine, il terzo pilastro si focalizza sull’accelerazione dell’internazionalizzazione, un fattore cruciale per la crescita economica e l’apertura a nuovi orizzonti.
Non si tratta solo di promuovere l’export di prodotti e servizi, ma di costruire relazioni strategiche con partner internazionali, attrarre investimenti esteri e favorire la partecipazione delle imprese marchigiane a progetti di cooperazione internazionale.

L’azione si concretizzerà attraverso la creazione di “sportelli unici” per l’internazionalizzazione, la partecipazione a fiere e missioni commerciali all’estero, e il sostegno alla creazione di consorzi e reti di imprese per affrontare i mercati internazionali in modo più efficace.

L’obiettivo è posizionare le Marche come un hub di eccellenza per l’export, con un focus particolare su settori ad alto valore aggiunto come l’agroalimentare, il meccanico, l’arredamento e il turismo enogastronomico.

Questa visione, complessivamente, si propone di creare un circolo virtuoso di crescita, innovazione e sviluppo sostenibile, che consolidi il ruolo delle Marche come regione dinamica e competitiva nel contesto nazionale ed europeo.

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