Il malcontento nei confronti dell’operato del Presidente Acquaroli nelle Marche non è più una mera sensazione diffusa tra la popolazione, ma una realtà quantificata e certificata da un recente sondaggio Swg. I numeri parlano chiaro: con un gradimento del 37%, il Presidente si posiziona in coda alla classifica nazionale dei Presidenti regionali, un dato che riflette una profonda frattura tra l’amministrazione e il tessuto sociale marchigiano.L’analisi del sondaggio, interpretata dal consigliere regionale del Partito Democratico Maurizio Mangialardi, Vice Presidente del Consiglio regionale, va ben oltre una semplice constatazione. Si tratta di un campanello d’allarme che segnala un’emergenza politica e sociale. La disaffezione non nasce dal nulla, ma è il risultato di un accumulo di problematiche strutturali che hanno eroso la fiducia dei cittadini.La crisi sistemica della sanità regionale emerge come una delle principali fonti di frustrazione. Un sistema sanitario pubblico in affanno, con liste d’attesa prolungate, carenza di personale e difficoltà nell’accesso alle cure, ha gravemente compromesso la qualità della vita per molti marchigiani. A questo si aggiunge una situazione economica stagnante, caratterizzata da un mercato del lavoro precario e mal retribuito, che ostacola la crescita e genera insicurezza.L’esodo dei giovani, attratti da migliori opportunità di lavoro e studio in altre regioni, rappresenta un impoverimento del capitale umano e un segnale allarmante per il futuro delle Marche. L’aumento della povertà, fenomeno sempre più esteso e pervasivo, aggrava ulteriormente la situazione, creando disuguaglianze e generando un senso di precarietà diffuso. L’inversione di questa tendenza, il superamento di questo quadro desolante, emerge come una priorità imprescindibile, espressa chiaramente dalla stragrande maggioranza dei cittadini marchigiani – ben il 63% – che invocano un cambiamento radicale. Questa richiesta di rinnovamento, di nuove prospettive e di soluzioni concrete, non può essere ignorata da chi aspira a guidare la Regione. La capacità di raccogliere questa aspirazione, di tradurla in un progetto politico credibile e di offrirla ai cittadini in modo efficace, rappresenta la sfida cruciale per le forze politiche che si contendono il futuro delle Marche. L’indicazione di Matteo Ricci come figura potenzialmente in grado di incarnare questo cambiamento, sottolinea l’urgenza di una nuova leadership capace di rispondere alle esigenze e alle speranze di un popolo desideroso di riscatto.
Marche, Acquaroli al minimo storico: sondaggio Swg lancia l’allarme
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