Le Marche, storicamente afflitte da una condizione di marginalità e isolamento economico, si aprono a un futuro di rinnovamento e sviluppo sotto la guida di Francesco Acquaroli.
Questa è la visione che emerge dall’incontro promosso ad Ancona, un momento cruciale per la coalizione di centrodestra che sostiene la sua candidatura alla presidenza regionale.
Antonio De Poli, segretario dell’Udc, ha sottolineato come l’amministrazione guidata da Acquaroli abbia contribuito a spezzare le catene dell’immobilismo, avviando un percorso di crescita che proietta la regione verso nuove opportunità.
L’enfasi posta sui risultati concreti e misurabili definisce l’approccio del centrodestra.
Piuttosto che promesse vuote e proclami ad effetto, l’attenzione si concentra su dati tangibili che attestano l’impegno e l’efficacia dell’azione amministrativa.
Oltre mille cantieri attivi, un investimento di miliardi di euro destinati a infrastrutture cruciali, al potenziamento del sistema sanitario e allo sviluppo dei porti, rappresentano il cuore pulsante di un programma ambizioso e pragmatico.
Si tratta di un programma che non si limita alla mera manutenzione del presente, ma punta a costruire un futuro solido e resiliente per le Marche.
Lo sviluppo infrastrutturale non è inteso solo come miglioramento delle reti di trasporto e comunicazione, ma come volano per attrarre investimenti esteri, creare nuovi posti di lavoro e favorire la crescita di settori strategici come il turismo, l’agricoltura di qualità e l’innovazione tecnologica.
L’investimento nella sanità, inoltre, non si limita all’ammodernamento delle strutture ospedaliere, ma mira a rafforzare l’assistenza territoriale, a garantire l’equità nell’accesso alle cure e a promuovere la ricerca biomedica.
Lo sviluppo dei porti, infine, è fondamentale per rilanciare il commercio internazionale, per creare nuove opportunità per le imprese locali e per rafforzare il ruolo delle Marche come hub logistico nel Mediterraneo.
La coalizione di centrodestra si presenta quindi come un blocco coeso e determinato, pronto a contrastare le narrazioni distorte provenienti dall’opposizione e a difendere i risultati ottenuti.
Il focus rimane saldamente ancorato alla concretezza dei fatti, alla responsabilità di chi governa e alla volontà di costruire un futuro migliore per tutti i cittadini marchigiani.
La sfida è complessa, ma la visione è chiara: le Marche possono e devono riprendere il loro posto nel panorama nazionale e internazionale, valorizzando il loro patrimonio culturale, naturale e umano.