L’attuale scenario politico regionale si configura come un confronto tra due visioni inconciliabili: una, animata da interessi particolari, l’altra incentrata sul bene comune e sulla risoluzione delle criticità strutturali. Lo ha sottolineato Francesco Baldelli, Assessore alle Infrastrutture della Regione Marche, in un incontro con la sua base elettorale a San Lorenzo in Campo, segnando l’avvio ufficiale della campagna in vista delle prossime elezioni regionali.L’evento, caratterizzato da un’ampia partecipazione popolare, ha rappresentato un momento di condivisione e di riflessione sui risultati ottenuti negli ultimi cinque anni, anni contraddistinti da un approccio pragmatico e orientato alla concretezza, in netto contrasto con decenni di promesse disattese. L’Assessore ha evidenziato come, nel solo settore delle infrastrutture, si sia passati da una situazione di stallo a un’attivazione massiccia di cantieri – un incremento esponenziale, da quattro a mille – con un investimento complessivo di quasi sei miliardi di euro destinati a strade, ferrovie, ciclovie e opere strategiche per lo sviluppo regionale.Tuttavia, l’impegno non si è limitato alla mera realizzazione di opere fisiche. Baldelli ha posto l’accento sulla necessità di una visione strategica a lungo termine, un elemento cruciale che aveva storicamente carente nella gestione regionale, e che la giunta Acquaroli ha cercato di introdurre con determinazione. Il discorso ha delineato gli obiettivi futuri, con particolare attenzione al sistema sanitario, dove si punta a potenziare l’offerta con la realizzazione di nuove strutture ospedaliere e al rafforzamento della formazione del personale medico e infermieristico. L’esempio del nuovo ospedale di Pesaro è stato citato come prova tangibile dell’impegno concreto dell’amministrazione.La polemica è stata rivolta a chi, con atteggiamenti ostruzionistici e resistenze ideologiche, tenta di frenare il progresso e il benessere della collettività. L’auspicio è quello di una provincia marchigiana coesa, capace di valorizzare le sue peculiarità territoriali, dalla costa alle aree collinari e montane, un obiettivo irraggiungibile per chi ha dimostrato incapacità di rappresentare gli interessi regionali, come evidenziato dalla perdita di comuni a favore di altre regioni.La crescita economica è stata infine posta al centro dell’attenzione, con un’analisi dei risultati ottenuti in termini di creazione di ricchezza da parte delle imprese, che hanno visto un incremento quadruplo rispetto al periodo pre-pandemico. Questa capacità di generare opportunità e benessere per i cittadini rappresenta il valore aggiunto che l’amministrazione intende perseguire con ancora maggiore impegno, consolidando le basi per un futuro di prosperità e sviluppo sostenibile per le Marche. Il focus rimane sulla valorizzazione del capitale umano e sull’innovazione, pilastri fondamentali per affrontare le sfide del futuro e per garantire un’elevata qualità della vita per tutti i cittadini.