lunedì 4 Agosto 2025
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Marche e Umbria: Ampliamento ZES per crescita e competitività

Il Governo italiano intende rafforzare la resilienza economica e la competitività di due regioni centrali, Marche e Umbria, attraverso un’estensione strategica della Zona Economica Speciale (ZES).

Questa decisione, formalizzata con un decreto approvato dal Consiglio dei Ministri, rappresenta un investimento mirato a stimolare la crescita, l’innovazione e la creazione di occupazione in un’area geografica cruciale per il tessuto produttivo nazionale.

L’ampliamento della ZES, originariamente concepita per incentivare lo sviluppo economico di aree periferiche e svantaggiate, risponde a un’analisi più ampia delle necessità di modernizzazione e di potenziamento delle infrastrutture, non solo fisiche ma anche digitali e di competenze.

L’iniziativa va ben oltre una mera estensione territoriale; si configura come un pacchetto di misure volte a creare un ambiente più favorevole agli investimenti, semplificando le procedure burocratiche, offrendo agevolazioni fiscali mirate e promuovendo la collaborazione tra pubblico e privato.

Il Governo, in particolare, intende capitalizzare il potenziale intrinseco di Marche e Umbria, regioni caratterizzate da un ricco patrimonio culturale, da un forte tessuto di piccole e medie imprese e da un’eccellenza in settori strategici come l’agroalimentare, la meccanica, l’arredamento e il turismo.
L’estensione della ZES mira a catalizzare lo sviluppo di filiere produttive innovative, a favorire l’internazionalizzazione delle imprese locali e ad attrarre investimenti esteri qualificati.
Si prevede che l’iniziativa stimoli anche la ricerca e lo sviluppo, incentivando la collaborazione tra università, centri di ricerca e imprese.

L’obiettivo è quello di creare un ecosistema dell’innovazione dinamico e competitivo, capace di generare nuove opportunità di lavoro e di creare valore aggiunto per il territorio.

La decisione, annunciata ufficialmente durante un evento ad Ancona, sottolinea l’impegno del Governo a promuovere un approccio territoriale alla politica economica, riconoscendo l’importanza di interventi mirati e personalizzati per affrontare le sfide specifiche di ciascuna regione.
Si tratta di un segnale forte di attenzione verso le aree interne e marginali del Paese, con l’obiettivo di ridurre i divari territoriali e di promuovere una crescita equilibrata e sostenibile.
L’iniziativa si inserisce in un più ampio quadro di riforme strutturali volte a modernizzare il sistema economico italiano e a renderlo più competitivo a livello globale.

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