L’auspicata convergenza, oggi tangibile, rappresenta un punto di rottura con le tradizionali dinamiche politiche regionali.
La presentazione unitaria delle forze civiche e progressiste nelle Marche non è un mero accordo contingente, ma il coronamento di un percorso complesso, intessuto di dialoghi intensi e compromessi strategici che si sono protratti per diversi mesi.
L’obiettivo primario è stato la definizione di un programma condiviso, un atto di responsabilità che trascende le singole ambizioni personali e mette al centro il bene comune.
Questa alleanza, presentata in pubblica cerimonia ad Ancona alla presenza delle Presidenti regionali Alessandra Todde (Sardegna) e Stefania Proietti (Umbria), ambisce a configurarsi come una forza politica solida, capace di innescare un cambiamento strutturale nel tessuto economico e sociale delle Marche.
Non si tratta di una semplice coalizione di comodo, ma di un progetto che mira a superare le divisioni del passato, a costruire ponti tra diverse sensibilità e a offrire una visione chiara e coerente per il futuro della regione.
L’unità dimostrata è il segnale di una nuova consapevolezza: la necessità di affrontare le sfide complesse che attendono le Marche – dalla ripresa economica post-pandemica alla transizione ecologica, dall’innovazione tecnologica alla giustizia sociale – richiede un approccio collaborativo e una visione condivisa.
Si tratta di un impegno a valorizzare le risorse locali, a sostenere le imprese e l’occupazione, a investire nell’istruzione e nella ricerca, a garantire l’accesso ai servizi essenziali per tutti i cittadini, senza lasciare indietro nessuno.
La presenza delle Presidenti Todde e Proietti simboleggia un’esperienza positiva di governance progressista, dimostrando che è possibile governare con competenza, trasparenza e partecipazione, mettendo al centro i bisogni dei territori e i diritti dei cittadini.
Questo modello, ispirato a valori di solidarietà, inclusione e sostenibilità, rappresenta un’alternativa concreta al modello di sviluppo dominante, troppo spesso orientato alla logica del profitto a breve termine e dell’esclusione sociale.
L’auspicio è che questa convergenza, radicata in un programma di cambiamento profondo, possa inaugurare una nuova era per le Marche, un futuro di progresso, equità e prosperità per tutti.