lunedì 18 Agosto 2025
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Marche: Turismo Culturale, una svolta per la ripartenza.

La sinergia tra cultura e turismo si configura come una leva strategica imprescindibile per la riqualificazione e la crescita sostenibile delle Marche.
In un contesto italiano dove il turismo culturale si distingue come la forma di viaggio più desiderata e un motore economico stabile, capace di attrarre flussi turistici durante tutto l’arco dell’anno, la regione necessita di un’urgente rivalutazione del proprio posizionamento.

L’attuale situazione, con le Marche che si attestano tra le ultime tre regioni per numero di arrivi turistici internazionali, rappresenta una criticità inaccettabile, soprattutto considerando la ricchezza inestimabile del patrimonio artistico, storico e paesaggistico regionale.

Le città d’arte più rinomate, congestionate da un turismo di massa spesso incontrollato, stanno attivamente cercando soluzioni per mitigare gli effetti negativi della sovraffollamento, mentre le Marche, pur offrendo alternative autentiche e di alta qualità, faticano a intercettare un numero adeguato di visitatori.
L’appuntamento del 21 agosto ad Urbino, presso l’Esedra del Teatro Sanzio, si propone come un momento di riflessione e progettazione, con la partecipazione di figure istituzionali di spicco, tra cui la sindaca di Firenze, Sara Funaro, simbolo di un modello di gestione turistica di successo, e altri rappresentanti del panorama politico regionale.

L’obiettivo è delineare un percorso di cambiamento radicale, un vero e proprio “cambio di rotta” per le Marche, ponendo al centro il turismo culturale come motore di sviluppo.

Il focus dell’evento non si limita alla semplice promozione delle bellezze artistiche e paesaggistiche, ma mira a definire strategie innovative per la loro valorizzazione, considerando anche l’impatto sociale ed economico.
Si tratta di ripensare l’offerta turistica, puntando su itinerari tematici, esperienze immersive e un’offerta di servizi personalizzati, capaci di soddisfare le esigenze di una clientela sempre più esigente e consapevole.

Inoltre, è fondamentale investire nella digitalizzazione del patrimonio culturale, rendendolo accessibile e fruibile anche da remoto, e promuovere la collaborazione tra pubblico e privato, coinvolgendo le comunità locali nella gestione e nella valorizzazione del territorio.
Solo attraverso un approccio integrato e partecipativo sarà possibile trasformare il potenziale inespresso delle Marche in un’opportunità concreta di crescita e prosperità.

Il turismo culturale, in questo contesto, non è solo una questione economica, ma un’occasione per rafforzare l’identità regionale, promuovere la coesione sociale e costruire un futuro più sostenibile per le generazioni future.

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