Il voto nelle Marche rappresenta un momento cruciale per l’identità regionale, un’opportunità per i cittadini, dopo un quinquennio di amministrazione Acquaroli, di esprimere una preferenza che delineerà il futuro della regione.
La segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein, durante un incontro a Camerino, ha sottolineato come questo voto possa segnare una svolta, proiettando Matteo Ricci alla guida della regione e ponendo la difesa e il potenziamento del Servizio Sanitario Pubblico al centro delle priorità.
La gestione sanitaria degli ultimi cinque anni ha lasciato un’eredità complessa, caratterizzata da un progressivo deterioramento dell’accesso alle cure.
Le liste d’attesa, ormai dilatate, impediscono a un numero significativo di marchigiani – stimato in 150.000 – di ricevere assistenza tempestiva.
Questo fenomeno, aggravato da una spesa di 160 milioni di euro destinata alla cosiddetta “migrazione sanitaria,” evidenzia un paradosso amaro: i cittadini pagano la sanità con le tasse, ma si trovano impossibilitati a usufruirne nel territorio regionale.
L’esigenza di ricorrere a strutture sanitarie in Emilia-Romagna, Lombardia e altre regioni rappresenta un onere economico e logistico aggiuntivo, testimoniando una profonda inefficienza del sistema attuale.
La leadership di Matteo Ricci, secondo Schlein, rappresenta un cambio di paradigma.
Non si tratta solo di una sostituzione di figure istituzionali, ma di una riprogettazione profonda delle politiche regionali.
In particolare, il focus sarà rivolto alla sanità, intesa non come un mero costo da comprimere, ma come un investimento strategico nel capitale umano e nel benessere collettivo.
Questo implica un’analisi accurata delle cause dell’emergenza sanitaria, con un’attenzione particolare alla redistribuzione delle risorse, alla valorizzazione del personale sanitario e all’innovazione tecnologica.
Oltre alla sanità, l’agenda di Ricci si prefigge di affrontare le sfide legate al mondo del lavoro, stimolando la creazione di opportunità occupazionali e sostenendo le imprese locali.
Un’attenzione particolare sarà rivolta alle aree interne della regione, spesso marginalizzate e penalizzate da una carenza di infrastrutture e servizi.
Il progetto complessivo mira a promuovere uno sviluppo equilibrato e sostenibile, che tenga conto delle specificità territoriali e delle esigenze delle comunità locali, riconnettendo il tessuto sociale e contrastando lo spopolamento.
Il voto, quindi, si configura come una scelta tra continuità e cambiamento, tra una visione miope e una prospettiva di crescita inclusiva e duratura per le Marche.