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Marcia per la Pace: il Consiglio regionale delle Marche si schiera

Il Consiglio regionale delle Marche si schiera con decisione a sostegno della Marcia per la Pace Perugia-Assisi, evento simbolo di impegno civile e pacifismo, in programma per il 12 ottobre.
La decisione, formalizzata durante l’ultima riunione dell’Ufficio di Presidenza su impulso del vicepresidente Maurizio Mangialardi (Pd), sigla un atto significativo di chiusura della legislatura, testimoniando una ferma volontà politica di promuovere valori di concordia e disarmo.

L’adesione del Consiglio regionale non si configura come un mero gesto simbolico, ma come una presa di posizione urgente e necessaria, in un contesto globale segnato da tensioni crescenti e violenze inaccettabili.

Mangialardi, motivando l’iniziativa, ha espresso come l’impegno per la pace debba essere elevato a priorità politica inderogabile, di fronte alle drammatiche conseguenze dei conflitti attuali.

La spirale di violenza che coinvolge diverse aree del pianeta, dal genocidio in corso a Gaza all’invasione russa dell’Ucraina, passando per la crescente instabilità geopolitica e il rischio concreto di escalation nucleare, impone una risposta collettiva e incisiva.
La presenza del Consiglio regionale, con il proprio gonfalone, si unirà a quella di migliaia di cittadini, associazioni e enti locali, creando un corteo umano che incarna la speranza in un futuro di pace.

Mangialardi ha ripercorso personalmente la storia della Marcia, ricordando le difficoltà e le critiche affrontate in passato, quando la manifestazione per la pace era spesso percepita come un atto marginale e persino contestato.

La sua costante partecipazione, anche quando si sentiva l’unico esponente istituzionale a sostenere l’iniziativa, testimonia una convinzione profonda e duratura nella necessità di promuovere il dialogo e la cooperazione internazionale.
L’evoluzione del panorama politico e sociale, che ha visto molti dei suoi precedenti detrattori aderire ora alla Marcia, evidenzia un crescente riconoscimento dell’importanza di un impegno pacifista condiviso.

Questa partecipazione diffusa è fondamentale per amplificare il messaggio di pace e per sollecitare un cambio di rotta nelle politiche internazionali.

La Marcia Perugia-Assisi, quindi, si configura non solo come un evento culturale e spirituale, ma anche come un potente strumento di pressione politica, un appello pressante alla responsabilità e alla giustizia, un monito a non dimenticare le vittime della guerra e a lavorare instancabilmente per un mondo più giusto e pacifico.

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