mercoledì 30 Luglio 2025
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Nuove regole regionali per la cremazione: sostenibilità e tutela del territorio

La pianificazione regionale per la gestione dei servizi funebri, e in particolare per l’autorizzazione di nuovi impianti di cremazione, si articola ora in una cornice più rigorosa e attenta alla sostenibilità, frutto di un atto di indirizzo recentemente approvato dal Consiglio Regionale.
L’iniziativa, promossa dal Presidente dell’Assemblea Legislativa, Dino Latini, e votata nell’ambito dell’Assestamento di Bilancio con un ampio consenso (19 favorevoli contro 7 contrari), mira a innalzare gli standard procedurali e a integrare considerazioni ambientali e sanitarie cruciali all’interno del processo autorizzativo.
L’atto di indirizzo rappresenta un cambio di paradigma nell’approccio regionale alla cremazione, abbandonando una visione meramente burocratica per abbracciare un modello che pone al centro la tutela del territorio e la salvaguardia della salute pubblica.
La decisione riflette una crescente consapevolezza della complessità ambientale ed etica legata alla gestione dei servizi funebri, in un contesto di crescente domanda e necessità di minimizzare l’impatto delle attività di cremazione.
L’elenco dei parametri da considerare non è esaustivo, ma indicativo della profondità dell’analisi richiesta.
Si estende infatti oltre la semplice verifica della conformità normativa, includendo una valutazione puntuale delle caratteristiche territoriali, che implica un’analisi geologica e geomorfologica del sito proposto, nonché un’accurata valutazione del contesto paesaggistico e architettonico per evitare impatti negativi sul patrimonio culturale e visivo.

L’innovazione più significativa risiede nell’attenzione rivolta alla tecnologia impiegata.
Non solo si richiedono sistemi di filtraggio dell’aria all’avanguardia, in grado di ridurre al minimo le emissioni nocive, ma si estende anche alla scelta dei materiali utilizzati nella costruzione degli impianti e, sorprendentemente, anche delle bare per la cremazione, incentivando l’utilizzo di materiali biodegradabili e a basso impatto ambientale.
Il monitoraggio continuo della qualità dell’aria, sia durante il processo di combustione che in termini di deposizioni atmosferiche, rappresenta un elemento chiave per garantire il rispetto dei limiti di emissione e per individuare eventuali anomalie.
La Giunta Regionale è ora formalmente incaricata di fornire linee guida precise ai Comuni che hanno già avviato procedure amministrative per la realizzazione di impianti crematori.
Questo implica una revisione attenta delle posizioni già assunte, verificando la loro coerenza con i nuovi parametri stabiliti e promuovendo un processo di concertazione tra i diversi attori coinvolti, al fine di garantire una gestione condivisa e responsabile del territorio.

L’attività di concertazione mira a coinvolgere non solo gli enti locali, ma anche le comunità residenti, le associazioni ambientaliste e gli esperti del settore, al fine di creare un consenso ampio e duraturo.

In definitiva, l’obiettivo è quello di armonizzare lo sviluppo dei servizi funebri con la sostenibilità ambientale e il benessere collettivo.

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