L’avvio dei lavori per il tracciato stradale che collegherà Belforte del Chienti e Mozzano, nel cuore dell’Appennino maceratese, segna una tappa cruciale per la riqualificazione infrastrutturale e la resilienza del territorio marchigiano.
Questo intervento, denominato Pedemontana del Sud, non si limita a una semplice opera di miglioramento viario, ma si configura come un motore di sviluppo economico e sociale, capace di ridurre significativamente i tempi di percorrenza – stimati in una diminuzione di ben 40 minuti – e di riconnettere comunità precedentemente isolate.
L’opera, incastonata nel più ampio programma “Rigenerazione viaria dei territori appenninici” (Rivita), è finanziata con 21,6 milioni di euro e si estende per 1,7 chilometri.
L’impegno dell’Anas prevede il completamento entro due anni e tre mesi, un orizzonte temporale ambizioso che riflette la priorità attribuita a questa infrastruttura strategica.
L’intervento, che comporterà una riduzione del tracciato originale di circa 500 metri, prevede la realizzazione di una galleria artificiale di 47 metri e un viadotto di 192 metri, soluzioni ingegneristiche volte a ottimizzare il percorso e a minimizzare l’impatto ambientale.
Il programma Rivita, frutto dell’intesa tra il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti e le quattro regioni colpite dal sisma del 2016, rappresenta un investimento complessivo di 3,2 miliardi di euro, destinati a modernizzare e potenziare le infrastrutture stradali appenniniche.
L’assegnazione di 1,15 miliardi di euro alle Marche sottolinea l’importanza strategica di questa regione nel piano di ripresa post-sisma.
Oltre alla Pedemontana del Sud, il programma prevede interventi di ammodernamento cruciali come il tracciato tra Amandola e Servigliano (Fermo) e la realizzazione della Pedemontana Nord, un itinerario che collegherà Fabriano (Ancona) a Fossombrone (Pesaro Urbino), creando una rete di mobilità più efficiente e sicura.
La cerimonia di avvio dei lavori, a cui hanno preso parte la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, il Presidente della Regione Francesco Acquaroli, l’Amministratore Delegato di Anas Claudio Andrea Gemme e i sindaci dei comuni interessati, ha simboleggiato l’impegno congiunto delle istituzioni a favorire la ripresa e lo sviluppo sostenibile del territorio.
La Pedemontana del Sud non è solo una strada, ma un investimento nel futuro, un segno tangibile della volontà di superare le fragilità infrastrutturali e di promuovere una crescita equilibrata tra le aree montane e la costa, rafforzando la coesione sociale e la competitività economica delle Marche.
L’opera punta a mitigare i rischi legati alla viabilità montana, eliminando punti critici come la scarsa visibilità e le curve pericolose, e liberando i centri abitativi dal traffico di attraversamento, restituendo qualità della vita alle comunità locali.