L’inaugurazione del nuovo tratto autostradale della Pedemontana del Sud, a Cessapalombo, Macerata, segna un punto di svolta per le Marche, un territorio storicamente penalizzato da una posizione geografica che ne ha limitato lo sviluppo economico e sociale.
Nel suo intervento, la Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha sottolineato come questa infrastruttura non sia semplicemente una strada, ma un catalizzatore di progresso, un investimento strategico capace di sradicare un isolamento che ha caratterizzato la regione per decenni.
La Pedemontana, lungi dall’essere un’opera puramente tecnica, rappresenta un volano per la ripresa e la competitività delle imprese locali.
Per troppo tempo, la carenza di una viabilità adeguata ha imposto barriere significative alla produzione, alla distribuzione e all’esportazione dei prodotti marchigiani, ostacolando la crescita di settori chiave come l’agroalimentare, l’artigianato e il turismo.
La nuova infrastruttura elimina queste barriere, riducendo drasticamente i tempi di percorrenza e i costi di trasporto, e consentendo alle aziende di accedere a mercati più ampi, sia nazionali che internazionali.
L’impatto non si limita all’ambito economico.
La Pedemontana ha il potenziale di ridisegnare il tessuto sociale della regione, migliorando la qualità della vita dei cittadini, favorendo la mobilità lavorativa e incentivando lo sviluppo di nuove opportunità di lavoro.
Un territorio ben collegato è un territorio più attrattivo, capace di trattenere i talenti e di attrarre nuovi investimenti.
La realizzazione di questa infrastruttura testimonia l’impegno del Governo a sostenere le aree interne e marginali del Paese, riconoscendo che la crescita economica non può essere concentrata solo nelle grandi città, ma deve investire in modo capillare su tutto il territorio nazionale.
La Pedemontana, in questo senso, è un tassello fondamentale di una strategia più ampia di riequilibrio territoriale e di sviluppo sostenibile, che mira a valorizzare le specificità e le potenzialità di ogni regione, rafforzando la coesione sociale e promuovendo una crescita inclusiva e duratura.
L’opera si configura quindi come un investimento nel futuro delle Marche, un atto di fiducia nelle sue capacità di innovazione e di competitività, un segnale tangibile di speranza per un territorio che aspira a riscattare il proprio potenziale e a ritrovare il proprio posto nel panorama economico italiano ed europeo.