giovedì 14 Agosto 2025
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Protezionismo: rischio Marche, serve un fondo da 10 milioni

Le recenti escalation protezionistiche, manifestatesi attraverso l’imposizione di dazi, rappresentano una seria minaccia per il tessuto economico delle Marche, un territorio caratterizzato da un florido comparto manifatturiero e da una forte vocazione all’export.

L’incertezza che ne deriva rischia di compromettere la sostenibilità di numerose aziende, soprattutto quelle di piccole e medie dimensioni, pilastri fondamentali per l’occupazione e l’innovazione regionale.
La dipendenza da mercati esteri specifici, sebbene abbia favorito la crescita in passato, rende oggi le nostre imprese vulnerabili a fluttuazioni geopolitiche e decisioni commerciali improvvise.

La resilienza economica, in questo scenario, non può essere perseguita con strategie passive, ma richiede un’azione proattiva volta a diversificare i canali commerciali e ad aprire nuove opportunità di business.

Pertanto, propongo l’istituzione di un fondo dedicato, con un investimento iniziale di dieci milioni di euro, finalizzato a sostenere le imprese marchigiane nella ricerca e nell’accesso a nuovi mercati.

Questo fondo non si limiterebbe a fornire un semplice sostegno finanziario, ma opererebbe come un vero e proprio motore di sviluppo, offrendo servizi mirati e competenze specialistiche.
Le attività del fondo sarebbero articolate su tre pilastri fondamentali:1.

Intelligence di mercato: Realizzazione di approfonditi studi di fattibilità, analisi dei trend globali e identificazione di settori emergenti, con particolare attenzione ai mercati meno tradizionali per le Marche.

Ciò includerebbe l’analisi delle barriere non tariffarie, degli standard qualitativi e delle normative locali.

2.
Supporto all’internazionalizzazione: Finanziamento di missioni commerciali, partecipazione a fiere internazionali strategiche e assistenza nella redazione di piani di export.
Un team di esperti, composto da professionisti del commercio estero e consulenti specializzati, affiancherebbe le aziende in ogni fase del processo, dalla pianificazione alla negoziazione.

3.

Formazione e mentorship: Organizzazione di corsi di formazione specifici sull’export, il marketing internazionale e la gestione delle relazioni commerciali all’estero.

Programmi di mentorship metterebbero in contatto le aziende più esperte con quelle emergenti, favorendo lo scambio di conoscenze e il trasferimento di best practices.
L’allocazione delle risorse sarebbe basata su criteri di selezione trasparenti e meritocratici, privilegiando progetti innovativi e sostenibili, che abbiano il potenziale di generare un impatto positivo sull’economia regionale.
Il fondo, inoltre, promuoverebbe la collaborazione tra imprese, istituzioni e centri di ricerca, creando un ecosistema favorevole all’internazionalizzazione.

Questa iniziativa non si configura come un mero intervento emergenziale, ma come un investimento strategico per il futuro delle Marche, volto a rafforzare la competitività del nostro sistema produttivo e a garantire la prosperità delle nostre comunità.

La diversificazione dei mercati rappresenta la chiave per una crescita sostenibile e resiliente, capace di superare le sfide poste da un contesto globale sempre più complesso e incerto.

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