La presenza di Matteo Ricci, europarlamentare e aspirante Presidente della Regione Marche, all’edizione 2024 del Marche Pride a Pesaro, non è un mero atto di partecipazione, ma un manifesto di impegno verso una visione di società inclusiva e progressista. L’evento, tornato a illuminare la città dopo un’assenza che ha lasciato un vuoto significativo nel panorama culturale e sociale regionale, rappresenta un’occasione cruciale per riflettere sui diritti civili e contrastare le ombre delle discriminazioni che ancora affliggono la nostra comunità.Il corteo, espressione di un’identità plurale e di una richiesta di riconoscimento, ci ricorda con forza che la battaglia per l’uguaglianza è un percorso in costante evoluzione, costellato di sfide e di conquiste. La sua gioiosa vitalità, la condivisione di storie personali, la celebrazione dell’amore in tutte le sue forme, sono un richiamo potente a non abbassare la guardia, a perseverare nella difesa dei valori di tolleranza, rispetto e pari dignità.L’assenza di un patrocinio regionale, elemento che solleva interrogativi e genera disappunto, non deve essere interpretata come un segnale di chiusura o di rifiuto. Al contrario, essa stimola un’ulteriore riflessione sul ruolo delle istituzioni e sulla necessità di un impegno attivo e concreto a sostegno delle comunità marginalizzate. L’impegno profuso da Matteo Ricci, con la sua presenza e le sue parole, è una promessa: un futuro in cui la Regione Marche si configurerà come un luogo accogliente e protettivo per tutti i suoi cittadini, indipendentemente dal loro orientamento sessuale o dalla loro identità di genere. Un impegno che trascende le dichiarazioni di circostanza, proiettandosi verso una governance regionale sensibile alle istanze della società civile e promotrice di politiche inclusive.La partecipazione, dunque, non è un atto isolato, ma un segnale tangibile di un cambiamento culturale e politico in atto. Un invito a costruire insieme un futuro dove il diritto all’amore, alla libertà di espressione e alla piena realizzazione personale siano riconosciuti e garantiti per ogni individuo che vive e opera nelle Marche. Un futuro che vedrà la Regione Marche camminare fianco a fianco con la comunità LGBTQIA+, non solo in occasione di feste e manifestazioni, ma come partner attivo nella costruzione di una società più giusta, equa e rispettosa delle diversità. La battaglia continua, ma il percorso è stato tracciato, e la speranza, ora, è una compagna di viaggio costante.
Ricci al Pride: un segnale di inclusione per le Marche
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