Il progetto politico di Matteo Ricci, europarlamentare dem e aspirante Presidente della Regione Marche, si fonda su un’eredità complessa e una visione orientata al futuro.
L’identità del campo largo che lo sostiene – un mosaico di diciannove realtà politiche che spaziano dal Partito Democratico al Movimento 5 Stelle, passando per Italia Viva, Alleanza Verdi Sinistra, Rifondazione Comunista e Più Europa – non si riduce a una semplice convergenza di interessi, ma affonda le sue radici in un profondo legame con i principi costituzionali, una storia di resistenza antifascista e un’attenzione costante alle esigenze dei più vulnerabili.
La coesione di questa coalizione, spesso messa in discussione, si è concretizzata in un programma dettagliato, un documento di 56 pagine che testimonia un impegno reale e un’attenta elaborazione di posizioni condivise anche sui temi più delicati.
Questo non è un mero esercizio formale, ma il risultato di un dialogo costruttivo e di una volontà sincera di costruire un progetto condiviso.
La composizione delle liste elettorali, previste in un numero variabile tra sei e oltre, riflette l’ambizione di rappresentare l’intero spettro politico di centrosinistra, ma con una strategia mirata a intercettare anche un elettorato più ampio, moderato e civico.
L’obiettivo non è quello di erigere confini ideologici, ma di costruire ponti e di attrarre voti trasversali, consapevoli dell’importanza di un approccio inclusivo.
La presenza di personalità della società civile all’interno della lista del candidato presidente sottolinea ulteriormente questa volontà di superare le divisioni partitiche e di coinvolgere attivamente la comunità marchigiana nella vita politica.
Il programma di governo, cardine di questa proposta, si focalizza su sfide cruciali per il futuro della regione.
La salute pubblica, gravemente provata dalla recente pandemia, assume un ruolo centrale, con l’intento di rafforzare il sistema sanitario e di garantire l’accesso alle cure a tutti i cittadini.
Il sostegno all’impresa e al lavoro, incentivando l’innovazione e la creazione di nuove opportunità, è altrettanto prioritario, con particolare attenzione alle aree interne, spesso penalizzate dallo spopolamento e dalla mancanza di infrastrutture.
La riduzione delle disuguaglianze, il freno allo spopolamento e l’investimento nelle nuove tecnologie sono elementi imprescindibili di un progetto di sviluppo sostenibile e socialmente equo.
L’aspirazione di Ricci è quella di restituire ai cittadini marchigiani un senso di protagonismo e di fiducia nel futuro, offrendo un’alternativa concreta alle politiche del passato e ponendo al centro l’interesse collettivo.
Il voto, in questa prospettiva, non è solo un atto di scelta, ma un gesto di partecipazione attiva alla costruzione di una regione più giusta, prospera e resiliente.