“Rinnovare la speranza, restituire fiducia ai marchigiani: questo l’imperativo che guida la mia candidatura alla presidenza della Regione Marche.
” Così Matteo Ricci, in un intervento a Pergola, affiancato dalla segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein, ha delineato la visione che intende perseguire, sottolineando una profonda discontinuità rispetto al passato.
“Non si tratta solo di vincere, ma di inaugurare un nuovo paradigma di governance, dove l’interesse collettivo prevale su logiche partitiche e dinamiche di potere autoreferenziali.
“Ricci ha espresso un impegno solenne a rappresentare l’intera comunità marchigiana, al di là delle preferenze politiche.
“Sarò il Presidente di tutti, e mi sentirò responsabile di coloro che non ci hanno sostenuto, impegnandomi a guadagnarmi la loro fiducia nel futuro, ascoltando le loro istanze e traducendole in azioni concrete.
”La sua proposta programmaticma si fonda su una profonda trasformazione culturale.
“Le istituzioni non appartengono a un singolo partito o a un gruppo ristretto di persone.
Sono un bene comune, un patrimonio di tutti i marchigiani.
Il nostro mandato sarà caratterizzato dalla trasparenza, dalla partecipazione e dalla responsabilità, allontanandoci definitivamente da un modello di potere finalizzato al mero mantenimento dello status quo.
“Un punto focale del programma riguarda la sanità pubblica, afflitta da carenze strutturali e dalla mancanza di personale qualificato.
“Investiremo in modo significativo nel sistema sanitario, incentivando l’attrazione e la fidelizzazione di medici e infermieri, migliorando le condizioni di lavoro e potenziando l’offerta di servizi, con l’obiettivo di garantire un accesso equo e tempestivo alle cure per ogni cittadino.
”L’economia regionale, stagnante e bisognosa di una spinta propulsiva, rappresenta un’altra priorità.
Ricci ha annunciato l’avvio di un “Patto per il Lavoro e lo Sviluppo”, un accordo strategico con le figure professionali chiave del territorio – architetti, ingegneri, geometri – volto a stimolare l’innovazione, la creazione di opportunità occupazionali e la riqualificazione del tessuto produttivo marchigiano.
La giustizia sociale, con particolare attenzione al salario minimo, è al centro del suo impegno.
“Dal primo ottobre, nessun lavoratore che operi a favore della Regione Marche potrà percepire un compenso inferiore a nove euro all’ora.
È un atto di dignità verso chi contribuisce con il proprio lavoro al progresso della nostra comunità.
”Riconoscendo il ruolo cruciale dei giovani nel futuro della regione, Ricci ha proposto un’iniziativa per agevolare l’accesso all’istruzione superiore, estendendo il trasporto gratuito per gli studenti, un modello già sperimentato con successo in Emilia-Romagna e Campania.
Concludendo il suo intervento, Ricci ha invitato i marchigiani a confrontare le proposte del suo programma con le promesse non mantenute del passato, auspicando un voto di fiducia in una visione di progresso, equità e rinnovamento per la regione Marche.
“Questo non è un semplice cambio di guardia, ma un’opportunità per ridare impulso alla nostra terra e restituire ai marchigiani la speranza di un futuro migliore.
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